domenica 7 ottobre 2007

Di ritorno dall'Oktoberfest

Ogni volta che arriva questo periodo dell'anno, mi riprometto sempre che dovrò far parte anch'io
di quell'oceanica invasione di folla che per tradizione, che ci sia sole o pioggia, si riversa per le vie e quartieri di Monaco, sottoforma di vero e proprio stato d’assedio di massa dovuto all’apertura di quella grandiosa festa della birra che risponde al nome di Oktoberfest.
Non riuscendo ad esserci nemmeno quest'anno, mi sono appellato ad un gruppo di amici amanti delle "bionde", appena ritornati dai loro 4 giorni "di inebrianti sensazioni", mi hanno raccontato com'è andata la loro esperienza, tra avventure, bevute, nuove amicizie e abbuffate!!!
Per tutti coloro che come me non aspettano l'occasione di poter dire "c'ero anch'io all'Oktober" eccovi una breve descrizione di quello che ci attenderà.
La città di Monaco che sorge fra le bellezze incontaminate dei paesaggi della pianura Bavarese,da sempre dedita nel preservare i suoi più tradizionali usi e costumi, è senz'altro una delle mete principali preferite dal turismo non solo nazionale.

La storia della Baviera si sviluppa anche tra il folclore di questa terra, le sue pittoresche cittadine dai balconi in legno e dallo spirito allegro che la gente del luogo diffonde tra corpulenti wurstel, tradizionali crauti, invitanti polli e spumeggianti boccali di birra ... Siamo tra i tipici giardini immensi di castagni e platani (i cosiddetti biergarten ) popolati nella calda stagione per sorseggiare dissetandosi in buona compagnia, o direttamente tra gli stands dell'Oktoberfest? Già...! L'Oktoberfest; solo nel pronunciarla, emerge e si diffonde l'aroma delle lager fresche e delicate, dolci e fruttate,corpose e persistenti.
Guglielmo IV Duca di Baviera,in un editto dichiarò la birra la bevanda nazionale e di certo ancora oggi non si può che dargli ragione visto che mediamente se ne consumano ogni anno circa 220 litri a testa! Basti considerare che la Germania con il suo 40% di fabbriche di birra nel mondo,ne è la maggiore produttrice, possiede più di 1000 birrerie sparse in tutto il suo territorio e che la Baviera è il vero cuore pulsante della tradizionale produzione delle bionde lager e della congiunta e trionfante purezza del luppolo ,del malto e del lievito. La tradizionale Festa della Birra "non è altro" che una rievocazione storica datata 1810,anno in cui il principe Lodovico I di Baviera prende in sposa la principessa Teresa di Sassonia .Per festeggiare l'evento si svolse una corsa di cavalli che si ripetè poi ogni anno ,grazie all'acclamato successo del pubblico e che ad ogni edizione si espandeva richiamando espositori di prodotti locali e di birrai che ne offrivano il loro schiumoso e dissetante oro. Da allora, milioni di visitatori, sedotti dai profumi che si estendono copiosi nell'aria,consumano interminabili fiumi di birra bavarese, sterminate distese di salsicce e wurstel ,chilometri di strudel di mele e cannella e ancora patate,manzo,mele stregate... tra giochi di colori ,giostre panoramiche,luna park, bandiere al vento della Paulaner,HB,Hacker Pschorr,Augustiner,Lowenbrau, Spaten, Franziskaner e chi più ne ha più ne metta.


L'inaugurazione cade,come ogni anno,nella penultima domenica di Settembre,quando la città si sveglia per la sfilata allegorica dei carri,tra birrai in veste tipica di pantaloni corti e calzettoni, gilet guarniti di medaglie e copricapi;anche il sindaco vuole la sua parte e a lui spetta aprire la prima botte di birra della nuova stagione annuale che ufficialmente da inizio al corteo di danze,canti e fantasiose composizioni turistiche rappresentanti tutta Europa. L'atmosfera che si respira in ogni stand , è senz'altro quella allegra del divertimento comune tra tavole inbandite e cameriere scaltre in vesti locali, sommerse da enormi boccali spumeggianti, trasportati con maestrosa e proverbiale abilità tra il brulicare di immense folle di genti in danza e battimani ,musiche orchestrali,cori popolari e concerti rock.

La birra, indipendentemente da quale sia, viene venduta e servita in boccali da 1 litro, che costa sui 7-8 euro e che viene chiamata “Maß” (la fantomatica lettera “ß” si pronuncia “ss”). Per chi non regge benissimo l’alcol c’è sempre la Radler, ovvero birra mischiata con limonata. Oltre alle bevute c’è poi di che abbuffarsi e non semplicemente per modo di dire: il menù è ricco, gustoso e, manco a dirlo, ipercalorico, con Speisekarten (liste del cibo) tempestate di Knödel , Würstel, patate, carne di manzo e di maiale, crauti, Brezeln (ricoperti di grani di sale e all’occorrenza farciti di burro), salse a base di panna e chi più ne ha più ne metta. Attenzione che le porzioni sono, a seconda di cosa si ordina, abbastanza impressionanti.

A parte i boccali di bionda e l’ingolfamento da calorie in eccesso, tipici dell’atmosfera delle Zelt sono sicuramente l’accompagnamento incessante dell’orchestra, i balli indiavolati della massa sulle panche da una cert’ora in poi (l’alcol sale nel sangue e la gamba sale di conseguenza sull’asse del tavolo) e i canti intonati a furor di popolo, tutti rigorosamente snodati su repertori bavaresi tradizionali o canzoni trash degli anni ’80 diventate ormai un must.Ogni tanto la musica si fermerà e la folla canterà “ein Prosit ein Prosit der Gemütlichkeit”, che vuol dire “un brindisi un brindisi alla Gemütlichkeit (=comodità, stato di benessere corroborante)”, frase che conviene astutamente imparare perché viene ripetuta in continuazione e così almeno si può partecipare di tanto in tanto ai cori anche senza sapere il resto del repertorio.Il brindisi si fa sbattendo la base del boccale (e non la parte superiore), dicendo “Prosit” oppure “Prost” e guardandosi rigorosamente negli occhi, pena 7 anni di sesso pessimo quindi attenzione!

Comunque vadano i vostri brindisi, in questa trascinante e amichevole accoglienza, tutto si trasforma e diventa bavarese e nemmeno il dialogo è più limitato dalla diversità di linguaggi ;gli sguardi ,l'allegria,il tintinnare di boccali innalzati al brindisi e il comune far festa crea un popolo:è il popolo Bavarese.

A questo punto quindi, borsa a tracolla, macchina fotografica carica e chiaramente bionda alla mano, non mi resta che augurare a tutti fantastiche bevute e soprattutto buon divertimento……Prost Leute!

3 commenti:

luca martignoni ha detto...

ottimo reportage non vedo l'ora del prossimo oktoberfest anche se forse entro questi 12 mesi che mi separano dal prossimo oktober penso di andare a visitarla altre 2 volte (una per il nuovo museo bmw e l'altra forse per capodanno o per la festa della birra di primavera)

Rosso_Limone ha detto...

Ti ringrazio per il tuo commento.
Ti auguro di poterla andare a visitare al più presto...al prossimo boccale di birra!

luca martignoni ha detto...

a no dovrei ringraziare te per aver inserito il link al mio sito nel tuo reportage :-)