giovedì 29 novembre 2007

Ho voglia di Torrone...


Torrone, mandorlato, croccante: tre "dolcezze" sorelle, ma diverse come riescono ad esserlo a volte i componenti di una stessa famiglia. La loro origine si perde nella notte dei tempi. Gli antichi Romani conoscevano un dolce fatto con miele e frutta oleosa chiamato cuppedo, che pare fosse molto apprezzato dai soldati acquartierati negli accampamenti invernali.Il nome cupeto è rimasto ancora oggi ad indicare il torrone in alcune zone dell'Italia meridionale.

Un'altra tradizione vuole siano stati gli Arabi a portare in Sicilia i primi croccanti a base di miele, mandorle e sesamo (le giuggiulena), ingredienti d'origine orientale. Le prime varianti della ricetta si trovano proprio nell'isola, dove i turronari utilizzano anche i pistacchi, le nocciole e le arachidi. Dalle parti di Licata, un tempo si preparava la cicirata, un croccante di miele e ceci tostati, ormai quasi dimenticato. In Sardegna - un altro importante scalo degli arabi nel mediterraneo - la ricetta tradizionale racchiude in un'ostia sottile (fatta con amido di mais) un composto morbido di miele, mandorle o noci tostate ed albume d'uovo. È proprio l'albume, l'ingrediente che differenzia il croccante dal torrone. A questo proposito, una leggenda racconta che nel 1441, a Cremona, in occasione del banchetto nuziale di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, il pasticcere rovesciò per sbaglio delle mandorle appena tostate in un composto di miele e uova. Non sapendo più come rimediare all'errore, tentò di cuocere l'impasto che dopo alcune ore diventò sufficientemente consistente da essere modellato. L'ingegnoso pasticcione gli diede la forma del Torrazzo, l'alta torre campanaria del Duomo della città, così il nuovo dolce, molto apprezzato dagli ospiti e dagli sposi, fu battezzato torrone. Secondo i filologi, invece, turròn è un vocabolo spagnolo derivato dal latino torrere (tostare). Anche in Spagna, però, l'origine della produzione dei torroni si fa risalire alla tradizione araba che influenzò profondamente gli usi gastronomici delle popolazioni iberiche.

domenica 18 novembre 2007

November Porc...ultimo atto

24/25 Novembre
"Armonie di Spezie e Infusi"
Terzo ed ultimo atto per questa festa all’insegna della buona tavola e del divertimento. Dopo i Comuni di Polesine Parmense e Zibello, è la volta di Roccabianca, alla quale spetterà di chiudere in bellezza questa kermesse.
I festeggiamenti e le degustazioni cominceranno alle ore 12.00 del sabato con l’apertura della terza edizione della mostra mercato “Armonia di Spezie e Infusi” e con l’esibizione del corpo bandistico della Società Musicale Estudiantina.
In serata nelle cucine della festa abili cuoche prepareranno succulente pietanze tipiche, insieme ai gustosi panini ed alla birra del McPorc, da gustare all’interno dell’accogliente stand gastronomico fino a tarda serata.
Non mancherà l’evento giovane, che garantirà musica ed esibizioni live con i deejay di Radio Malvisi Network in diretta dalle 20:30, e l’affermato gruppo locale Me Pek e Barba, che allieteranno gli ospiti fino al mattino.Al sabato pomeriggio non mancherà l’evento sportivo con il campionato nazionale di corsa su strada November Porc Hot Feet.
Alle 9:00 della domenica riaprirà il mercato, collocato nella suggestiva P.za Garibaldi, dove ci si divertirà con gag e esibizioni di artisti di strada, burattini ed orchestrine.In mattinata riaprirà lo stand gastronomico per deliziare i palati di tutti i presenti e nel pomeriggio saranno offerti gratuitamente due dei prodotti più classici della norcineria della Bassa “I Ciccioli” e la gigantesca cicciolata realizzata il sabato, accompagnata da una bella fetta di polenta calda!Per tutta la giornata sarà possibile ammirare le opere d’arte dei bravissimi madonnari con i loro lavori dedicati alla nostra terra. E anche quest’anno non mancheranno le belle bancarelle del mercatino natalizio “Aria di Natale” giunto alla ottava edizione.A garantire la perfetta riuscita della manifestazione sarà (come per Polesine Parmense e Zibello) anche il servizio bus navetta dalla stazione ferroviaria di Parma e il collegamento fluviale tramite la motonave “Rigoletto” con i porti di Cremona e Motta Baluffi per i porti di Polesine P.se e Torricella.
Chi arriva da più lontano, invece, può prendere in considerazione il pernottamento in loco, grazie agli interessanti pacchetti turistici offerti da: Parma Incoming, Và Pensiero Viaggi