mercoledì 13 giugno 2007

Vino biodinamico.Una nuova moda?


Si può parlare di "novità ritrovata" per la viticoltura ed il vino biodinamico?

Come prima cosa, cosa si intende per Biodinamica? L'agricoltura biodinamica è un metodo che comprende sistemi sostenibili per la produzione agricola, in particolare di cibo, che rispettino tutto il creato. Nata negli anni Venti sugli insegnamenti del filosofo austriaco Rudolf Steiner; include l'idea di agricoltura biologica e invita a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso. Due sono i principi che si possono ritenere tipici della teoria biodinamica di Steiner. Hanno a che vedere col compostaggio e le fasi della Luna. Nella pratica questi principi vanno ben oltre la considerazione posta usualmente nell'agricoltura pre-moderna, o nella controparte odierna all'interno del movimento dell'agricoltura biologica.

Un modo di pensare radicalmente diverso, una disciplina una filosofia. In pocheparole la biodinamica utilizza metodi di coltivazione e impiega prodotti seguendo e utilizzando forze cosmiche, con lo scopo di rendere in perfetto equilibrio pianta e terreno con l'Universo (per chi fosse interessato all'argomento può visitare questi 2 siti: Rudol Steiner.it e Agricoltura Biodinamica).

Ritornando alla prima domanda la risposta è Si. Effettivamente questo particolare tipo di vino da agricoltura biologica sta assumendo un ruolo di grande rilievo, soprattutto nella viticoltura francese, grazie a Nicolas Joly (grande viticoltore, che dopo i campi dell'alta finanza si è dedicato a quelli delle vigne. Noto a livello mondiale per la qualità dei suoi vini e per il metodo che usa nelle sue coltivazioni: la biodinamica appunto).

Nei disciplinari internazionali di Demeter, (l’associazione per l’agricoltura biodinamica), non ci sono espliciti riferimenti alla viticoltura e alla vinificazione. In particolare, il disciplinare Demeter dedicato alla trasformazione non prevede un capitolo sul vino ma solo sui succhi di frutta. Attualmente, quindi, non esiste un disciplinare di vinificazione Demeter, né a livello internazionale né a livello italiano. L’unico controllo possibile è quello sulle uve, che devono essere prodotte secondo le tecniche dell’agricoltura biodinamica. La dicitura ammessa è quindi "uve provenienti da agricoltura biodinamica".L’aspetto caratteristico del vino biodinamico è dato dal legame con la terra, dalla ricostituzione della fertilità del terreno e, quindi, dalle tecniche di coltivazione. Queste ultime sono molto particolari e caratteristiche esclusivamente di questa tecnica di produzione. Gli stessi viticoltori biodinamici, però, sottolineano l’importanza della fase enologica quando parlano di "vino di terroir" che deve venire da un grande territorio e da un’azienda artigianale e non da un’industria. Si propone un’enologia che utilizzi tecniche come il raffreddamento delle vasche, il controllo delle fermentazioni tramite la temperatura e che non stravolga il mosto.

Dalla viticoltura biodinamica non necessariamente si ottengono vini migliori, dipende sempre dall’enologo, da che cosa riesce a creare dal potenziale dell’uva che però sicuramente è di una qualità molto più alta. Sembra però che i vini ottenuti da uve di agricoltura biodinamica siano caratterizzati da una grande vivacità e da un colore intenso; ogni annata è diversa in quanto forte espressione dell’ambiente in cui è nata, un vino che esprime veramente il terroir.


Sinceramente credo che in viticoltura e in enolgia, attività così vaste, molto attente alla sperimentazione, all'ambiente, alla vinificazione e alla degustazione sia necessaria un'apertura a 360°. La vite e il vino risalgono a molto prima della scoperta della biodinamica e oggi si continua a produrre vitigni e vini fantastici come sempre si è fatto. La moda del vino biodinamico non c'entra quella passerà. La biodinamica in sè non è sufficiente, parla solo di terreno e vigna, non di cantina.

L'obbiettivo è quello di capire e saper rispettare la natura ottenendo un prodotto il più naturale possibile, ma non per questo bisogna mettere in discussione o rimproverarsi di ciò che finora è stato fatto per il Vino.


Per terminare ecco alcuni indirizzi (Italiani e francesi) di cantine che utilizzano le tecnica della biodinamiche per produrre i loro vini:




2 commenti:

Chiara ha detto...

Questo blog lo trovo veramente ben fatto...ci sono un sacco di notizie utile ed interessanti!
Compliementi!!! :)

Lo aggioungo subito fra i miei preferiti!

Rosso_Limone ha detto...

Ti ringrazio Chiara.
Sai non è sempre facile apparire e presentarsi nel migliore dei modi, però credo molto in questo blog e cerco di curalo quasi ogni giorno, proponendo spunti interessanti seguendo le mie passioni per la gastronomia.
Ti invito a visitarlo anche in futuro.
Graze ancora
A Presto