mercoledì 13 giugno 2007

La Festa Artusiana


Ritorna la X edizione della Festa Artusiana che anno dal penultimo sabato di giugno (dal 16 al 24) per nove giornate consecutive, fà rivivere a Forlimpopoli il gusto di ricerca dei sapori, disseta la curiosità di conoscere i particolari di quell’ambiente domestico spesso lasciato in disparte per la fretta del nostro quotidiano.

La città origlia le parole di chi lavora fra ortaggi profumati, carni e padelle, e trae qualche spunto per meravigliare il piacere quotidiano di sperimentarsi ai fornelli. E poi, nella magica atmosfera di un paese che si traveste da chef, si può carpire ogni profumo per fissarlo nella memoria e trovarvi il passato o arricchire il futuro. Il programma è ricco e le opportunità permettono ad ognuno di assaporare ciò che più è gradito al proprio palato, o di osare un assaggio di un boccone sconosciuto: cucina, musica, teatro, danza, mostre, degustazioni, mercati, premi Artusi, convegno scientifico.

Sono proposti menù di tutto rispetto, incrociando i sapori e i profumi del cibo a riflessioni nel nome dell'illustro cittadino a cui si deve il più importante libro di cucina dell'Italia moderna.

Alla festa Artusiana lavorano febbrilmente associazioni, singoli cittadini, volontari, dipendenti comunali che, in un comune sentire, collaborano alla costruzione di una identità cittadina, fondata sulla propria storia; una storia da condividere con chi ne approva gli scopi, all’insegna del vivere bene insieme e della convivialità.

Ispirandosi al modello artusiano, Casa Artusi è il primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, con funzione di documentazione antica (fondi gastronomici del 1800 e 1900) e contemporanea (sito internet), di divulgazione (corsi, conferenze) e di sperimentazione (piatti e ricette delle regioni e località italiane eseguiti nel laboratorio, serviti nella sala da pranzo). Verrà realizzata nel centro storico di Forlimpopoli: i lavori di risanamento sono stati avviati nell' ottobre 2001. Anticamente - la storia inizia nel Medioevo - la struttura era un convento con annessa chiesa. Non si tratta quindi di un museo statico, bensì dinamico, con una identità culturale forte, in piena integrazione con il territorio e suoi prodotti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao RossoLimone, evviva Pellegrino Artusi, colui che ha unificato (nel bene e nel male) la cucina italiana.

Complimenti al continuo aggiornamento. In bocca al lupo.

Res Coquinaria

Rosso_Limone ha detto...

Esattamente. Oggi possiamo vantarci di poter avere una Cucina Italiana così amplia e variegata tra ricette e tradizioni anche grazie a Lui.
Grazie e a presto

Daniele Roccato ha detto...

In onore a Pellegrino Artusi ho pensato di dedicargli un post anch'io. Proprio il giorno dell'apertura della festa. Quasi quasi... vado a fare un giro.

Res Coquinaria