tag:blogger.com,1999:blog-69659727983766172712024-03-13T13:46:47.083+01:00Rosso LimoneIl blog della GastrofiliaRosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.comBlogger37125tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-81897335146335329162008-02-07T15:34:00.000+01:002008-02-07T15:42:02.675+01:00Grappe e Acqueviti<div align="justify">Il mondo delle acqueviti e dei distillati è un universo ricco di emozioni, sensazioni e - in modo particolare - di aromi intensi, complessi e penetranti capaci di introdurre il naso del degustatore attento in una nuova e piacevole esperienza. Il mondo delle acqueviti e dei distillati è ricco anche di tecniche di produzione, di accurati e pazienti invecchiamenti condotti in contenitori diversi, e di materie prime, che dopo un sapiente processo di distillazione, si trasformano in una cristallina essenza in cui apparentemente sembra che sia l'alcol l'unico risultato dell'intera operazione. In realtà, in questo liquido cristallino di alcol se ne trova in abbondanza, e nonostante questo sia l'elemento principale in termini di quantità, la distillazione riesce a estrarre anche aromi e altre sostanze capaci di dare corpo e forma all'acquavite.<br />Grappa e Cioccolato: un classico degli abbinamenti con i distillati<br /> In teoria si può ricavare acquavite da qualunque sostanza contenente zuccheri fermentescibili e quindi capaci di produrre alcol. Le principali sostanze da cui si ricavano distillati sono offerte dalla frutta e dai suoi derivati di lavorazione, primo fra tutti l'uva e di cui si distilla praticamente tutto, dalla vinaccia al vino. La distillazione ha avuto anche il significato di recuperare e sfruttare al massimo le sostanze di scarto ottenute durante la lavorazione di materie prime e con lo scopo di ottenere altri prodotti. Questo è il caso dell'uva le cui vinacce - dopo essere utilizzate per la produzione del vino e ancora ricche di aromi e alcol - sono distillate con lo scopo di ottenere acquavite. Questo è infatti il metodo utilizzato tradizionalmente per la produzione della Grappa, il nobile e storico distillato prodotto da molti secoli in Italia e considerato il distillato nazionale.</div><div align="justify">Ogni acquavite - senza eccezione alcuna e senza distinzione - si apprezza principalmente per i suoi aromi e si consuma sempre e comunque a piccoli sorsi. Questo fattore deve essere considerato quando si intende abbinare un distillato con un cibo poiché la quantità di servizio sarà molto ridotta rispetto a tutte le altre bevande. Anche gli aromi del distillato saranno considerati con estrema attenzione poiché l'abbinamento del cibo sarà formulato anche in accordo a questa qualità, un fattore che - per esempio - si considera anche nell'abbinamento con il vino. L'alcol nei distillati - oltre a essere l'elemento principale in termini di quantità - contribuisce alla formazione dello sviluppo aromatico poiché, oltre ad avere un suo aroma specifico, trasporta verso l'alto anche le molecole degli altri aromi, consentendo quindi una migliore percezione. In una bevanda alcolica - incluso il vino - l'alcol svolge quindi un ruolo fondamentale nella percezione degli aromi e nella loro esaltazione.</div><div align="justify">Esattamente come per i vini, un buon distillato si riconosce per la mancanza di difetti, una condizione che si ottiene impiegando materie prime di qualità - fresche e senza difetti - qualità del processo di distillazione, del sistema di distillazione e dell'alambicco. Va ricordato che la procedura di distillazione è critica per lo sviluppo e la qualità degli aromi. Gli aromi della stessa materia prima distillata con il sistema discontinuo sono ben diversi da quelli ottenuti con il sistema di distillazione continua. La stessa considerazione è inoltre vera per i materiali con cui il distillatore è costruito. Nei distillati maturati in contenitori di legno - tipicamente botti di dimensione media, più spesso la barrique - un ruolo fondamentale è svolto dal materiale di costruzione. Il tipo di legno, così come il volume della stessa botte e il tempo di maturazione, influirà direttamente sulle qualità aromatiche e gustative del distillato.</div><div align="justify">Come già detto, la caratteristica gustativa principale di un distillato è rappresentata dall'alcol. Ci sono dei cibi che a causa delle loro qualità fisiche e organolettiche tendono a rivestire la cavità orale tanto da abbassare la percezione di altri stimoli gustativi. Questo è il caso delle sostanze grasse, come nel caso di alcuni salumi e il cioccolato. Eventuali sostanze grasse presenti in bocca, rivestendo la cavità orale, abbassano la percezione pseudo calorica dell'alcol rendendolo quindi più tollerabile. L'alcol ha anche una notevole capacità sgrassante, pertanto sarà l'ideale per contrastare e annullare l'effetto coprente del grasso restituendo una bocca perfettamente pulita. L'associazione di alcol e sostanze grasse giustifica pienamente e da sola l'abbinamento dei distillati con il cioccolato e, in certi casi, con salumi particolarmente grassi, come nel caso della 'nduja, il tipico e ottimo salume prodotto in Calabria.<br /> L'abbinamento più classico e riuscito con i distillati è certamente con il cioccolato fondente, un abbinamento generalmente proposto con il Cognac o con la Grappa. Entrambi i distillati risultano pienamente adatti a questo tipo di abbinamento poiché - contrariamente al vino - sono capaci di sostenere la forte personalità e l'elevata complessità di un cibo come il cioccolato. Questo alimento sembra possedere tutte le qualità necessarie all'abbinamento con i distillati: aromi intensi, sapore forte e penetranti, grassezza, lunga persistenza gusto-olfattiva; qualità che in genere fanno soccombere la maggioranza dei vini e talvolta anche certi distillati. Esattamente come per l'abbinamento enogastronomico, anche con i distillati è necessaria una certa dose di curiosità e di intraprendenza: l'importante - come sempre - è di valutare con attenzione le qualità del cibo e del distillato. Le sorprese non mancheranno e, infine, non dimenticatevi che il piacere dei distillati - così come dei vini - non è mai rappresentato dalla quantità, ma esclusivamente dalla qualità e in modo particolare dagli aromi.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-62158562615759102942007-12-23T22:26:00.000+01:002007-12-23T22:35:38.824+01:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-pOyHGQBkH3mH494JgjCmoi_pUA4Xo3GGb26fRGqx-sJ1REetJkZmYkrgAP8np3OZa9lL8RZzbM8gRR0pHdJJ7bWWBITD1M-nxMq5q0UpfcVBwVXfGCmedqS6KdT-FNSSltFwuHKO_GzC/s1600-h/natale_01_ani.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5147285217495001074" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-pOyHGQBkH3mH494JgjCmoi_pUA4Xo3GGb26fRGqx-sJ1REetJkZmYkrgAP8np3OZa9lL8RZzbM8gRR0pHdJJ7bWWBITD1M-nxMq5q0UpfcVBwVXfGCmedqS6KdT-FNSSltFwuHKO_GzC/s320/natale_01_ani.gif" border="0" /></a><br /><div align="justify">Volgio augurare a tutti un Natale stupendo, dolce, sereno, goloso ma anche e sopratutto, che sia un bel momento di condivisione, generosità, di focolare da passare in famiglia.</div><br /><div align="justify">mi raccomando mangiate...mangiate...mangiate almeno in questi giorni le tradizioni sono d'obbligo.</div><br /><div align="justify">Auguri anche per un 2008 ricco e gioioso a tutti.</div><br /><div align="justify"></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-76207399878479967112007-11-29T23:17:00.000+01:002007-11-29T23:23:12.128+01:00Ho voglia di Torrone...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2urbjcNAR8InSdgGTe2QF_Q6b1pSgwcn66nN5V5L8mWJM2Z3cKRdJKS8C1wvQS8V_ZhqlKQvajOKu06UJ1zMNlEQ2gbZDGtscS39clcWnyN59qJ-q1QhyhhxOe8ocKSlYAnBMK0Kt93J/s1600-h/torroni.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138391289044606834" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2urbjcNAR8InSdgGTe2QF_Q6b1pSgwcn66nN5V5L8mWJM2Z3cKRdJKS8C1wvQS8V_ZhqlKQvajOKu06UJ1zMNlEQ2gbZDGtscS39clcWnyN59qJ-q1QhyhhxOe8ocKSlYAnBMK0Kt93J/s320/torroni.jpg" border="0" /></a><br /><div align="justify">Torrone, mandorlato, croccante: tre "dolcezze" sorelle, ma diverse come riescono ad esserlo a volte i componenti di una stessa famiglia. La loro origine si perde nella notte dei tempi. Gli antichi Romani conoscevano un dolce fatto con miele e frutta oleosa chiamato cuppedo, che pare fosse molto apprezzato dai soldati acquartierati negli accampamenti invernali.Il nome cupeto è rimasto ancora oggi ad indicare il torrone in alcune zone dell'Italia meridionale. </div><br /><div align="justify">Un'altra tradizione vuole siano stati gli Arabi a portare in Sicilia i primi croccanti a base di miele, mandorle e sesamo (le giuggiulena), ingredienti d'origine orientale. Le prime varianti della ricetta si trovano proprio nell'isola, dove i turronari utilizzano anche i pistacchi, le nocciole e le arachidi. Dalle parti di Licata, un tempo si preparava la cicirata, un croccante di miele e ceci tostati, ormai quasi dimenticato. In Sardegna - un altro importante scalo degli arabi nel mediterraneo - la ricetta tradizionale racchiude in un'ostia sottile (fatta con amido di mais) un composto morbido di miele, mandorle o noci tostate ed albume d'uovo. È proprio l'albume, l'ingrediente che differenzia il croccante dal torrone. A questo proposito, una leggenda racconta che nel 1441, a Cremona, in occasione del banchetto nuziale di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, il pasticcere rovesciò per sbaglio delle mandorle appena tostate in un composto di miele e uova. Non sapendo più come rimediare all'errore, tentò di cuocere l'impasto che dopo alcune ore diventò sufficientemente consistente da essere modellato. L'ingegnoso pasticcione gli diede la forma del Torrazzo, l'alta torre campanaria del Duomo della città, così il nuovo dolce, molto apprezzato dagli ospiti e dagli sposi, fu battezzato torrone. Secondo i filologi, invece, turròn è un vocabolo spagnolo derivato dal latino torrere (tostare). Anche in Spagna, però, l'origine della produzione dei torroni si fa risalire alla tradizione araba che influenzò profondamente gli usi gastronomici delle popolazioni iberiche.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-87302112898893841892007-11-18T23:27:00.000+01:002007-11-18T23:55:43.205+01:00November Porc...ultimo atto<div align="center"><span style="font-size:180%;color:#ff0000;"> </span><a href="http://www.comune.roccabianca.pr.it/"><span style="font-size:180%;color:#ff0000;"><em>Roccabianca</em></span></a></div><div align="center"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:180%;color:#ff0000;">24/25 Novembre</span></div><div align="justify"><span style="font-size:180%;color:#ff0000;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:lucida grande;font-size:180%;color:#ff0000;"><em>"Armonie di Spezie e Infusi"</em></span></div><div align="center"><em><span style="font-size:180%;"></span></em> </div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify">Terzo ed ultimo atto per questa festa all’insegna della buona tavola e del divertimento. Dopo i Comuni di Polesine Parmense<a href="http://www.mondodelgusto.it/2007/11/06/november-porc-i-atto/"> </a>e Zibello, è la volta di Roccabianca, alla quale spetterà di chiudere in bellezza questa kermesse.</div><div align="justify">I festeggiamenti e le degustazioni cominceranno alle ore 12.00 del sabato con l’apertura della terza edizione della mostra mercato “Armonia di Spezie e Infusi” e con l’esibizione del corpo bandistico della Società Musicale Estudiantina.</div><div align="justify">In serata nelle cucine della festa abili cuoche prepareranno succulente pietanze tipiche, insieme ai gustosi panini ed alla birra del McPorc, da gustare all’interno dell’accogliente stand gastronomico fino a tarda serata.</div><div align="justify">Non mancherà l’evento giovane, che garantirà musica ed esibizioni live con i deejay di Radio Malvisi Network in diretta dalle 20:30, e l’affermato gruppo locale Me Pek e Barba, che allieteranno gli ospiti fino al mattino.Al sabato pomeriggio non mancherà l’evento sportivo con il campionato nazionale di corsa su strada November Porc Hot Feet.</div><div align="justify">Alle 9:00 della domenica riaprirà il mercato, collocato nella suggestiva P.za Garibaldi, dove ci si divertirà con gag e esibizioni di artisti di strada, burattini ed orchestrine.In mattinata riaprirà lo stand gastronomico per deliziare i palati di tutti i presenti e nel pomeriggio saranno offerti gratuitamente due dei prodotti più classici della norcineria della Bassa “I Ciccioli” e la gigantesca cicciolata realizzata il sabato, accompagnata da una bella fetta di polenta calda!Per tutta la giornata sarà possibile ammirare le opere d’arte dei bravissimi madonnari con i loro lavori dedicati alla nostra terra. E anche quest’anno non mancheranno le belle bancarelle del mercatino natalizio “Aria di Natale” giunto alla ottava edizione.A garantire la perfetta riuscita della manifestazione sarà (come per Polesine Parmense e Zibello) anche il servizio bus navetta dalla stazione ferroviaria di Parma e il collegamento fluviale tramite la motonave “Rigoletto” con i porti di Cremona e Motta Baluffi per i porti di Polesine P.se e Torricella. </div><div align="justify">Chi arriva da più lontano, invece, può prendere in considerazione il pernottamento in loco, grazie agli interessanti pacchetti turistici offerti da: <a href="http://www.parmaincoming.it/">Parma Incoming</a>, <a href="http://www.vapensieroviaggi.com/operator/start.asp">Và Pensiero Viaggi</a></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-68918367843827711502007-10-29T15:47:00.000+01:002007-10-29T15:49:23.283+01:00Coffee a go go<div align="justify">Chi ama il caffè, il suo aroma inconfondibile, sa bene che l’ottimo espresso è il risultato di una magica combinazione tra diversi elementi.</div><div align="justify">Il segreto per gli esperti, infatti, sta nella legge delle 4 M: miscela, macinino, mano e macchina.Ricostruire la storia della macchina per il caffè non solo significa segnalare le tappe evolutive di uno strumento ma anche ripercorrere il costume, scovare l’origine di un gesto che da abitudine quotidiana ha assunto la sacralità del rito. Oggi, il caffè è la bevanda più consumata al mondo. Sono 400 miliardi le tazze bevute ogni anno. In Italia vengono consumati circa 37 Kg l’anno di caffè e l’Italia è al 12° posto in Europa e al 16° nel mondo per il consumo della bevanda nera.Volete riconoscere un ottimo caffè espresso?</div><div align="justify">Ecco le indicazioni degli esperti.<br />Il caffè perfetto lo si riconosce innanzitutto dal colore della crema che è nocciola, tendente al rossiccio oppure al testa di moro, a seconda della miscela di caffè. La crema avrà uno spessore di 3/4 mm. E deve restare a lungo. Il suo gusto e il suo aroma persistono a lungo nel palato, ha un corpo aromatico, denso e profumato.Il caffè sovraestratto lo si riconosce dal colore scuro della sua crema, con una parte tendente al nero. </div><div align="justify">Tende a ritirarsi rapidamente verso il bordo ed ha un gusto amaro, astringente, quasi legnoso con pochissimo aroma. Il caffè sottoestratto ha una schiuma molto chiara, non densa, che tende a sparire rapidamente. E' un caffè leggero.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-33686211069919301202007-10-12T22:11:00.000+02:002007-10-12T22:44:42.734+02:00Tempura<div align="justify">La cucina Giapponese, trionfo di sapori crudi, a sorpresa annovera nel suo menu uno dei fritti più celebri nel mondo: il tempura. Un piatto non originale ma copiato da altre cucine, direbbero le malelingue. Invece è più corretto definirlo "importato" e naturalizzato come "autentico giapponese" ormai da quattrocento anni.Il tempura arrivò in Giappone nel XVII secolo assieme ai Gesuiti portoghesi che in quel periodo aprirono missioni nel sud del Paese. Lo stesso nome pare derivi da "tempora", cioè "quaresima", il periodo di digiuno durante il quale veniva preparato il piatto a base di pesce e verdure.Si tratta, in fondo, di un fritto in pastella. La differenza dai fritti in pastella come siamo abituati a farli noi consiste nel fatto che la pastella è fatta con ingredienti freddi e deve essere tenuta in frigo fino al momento di usarla. L'olio non deve essere di oliva, ma di semi e la temperatura deve mantenersi piuttosto bassa, leggermente inferiore ai 180° (circa 170°). Per essere certi che la temperatura è quella giusta,si immerge una goccia di pastella nell'olio. Se la temperatura è quella giusta, la pastella prima scende sul fondo della friggitrice e risale immediatamente dopo. Se è troppo freddo rimane sul fondo, se è troppo caldo rimane a galla senza prima scende sul fondo.</div><div align="justify"></div><div align="justify"> </div><div align="justify">Questa la mia ricetta:</div><div align="justify">250 gr di farina "0"</div><div align="justify">250 gr di farina di riso o fecola</div><div align="justify">250 gr di acqua gassata molto fredda</div><div align="justify"></div><div align="justify"> </div><div align="justify">Esecuzone:</div><div align="justify">Mescolare in una ciotola la farina "0", con la farina di riso o la fecola e l'acqua frizzante finchè avrà raggiunto una consistenza elastica, coprire e lasciar riposare in frigo per almeno 8 ore. Trascorse le 8 ore togliere il recipiente con la pastella dal frigorifero e sistemarla all'interno di una boulle, contenente cubetti di ghiaccio per circa la metà della sua capienza, rimescolarla per far riprendere corposità alla pastella.In questo modo, potremo immergervi all'interno le pietanze da friggere mantenendo la temperatura fredda necessaria per la ben riuscita della tempura.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-84926160804876471392007-10-11T18:17:00.000+02:002007-10-11T18:49:40.199+02:00Il fascino alcolico<img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5120120907818742450" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="133" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh21drchOWqaXMZwE_JJkObQT91kpYNZ1eKwNCKD0FVie4JKk9JUTB9PbHNme4yY-gpTAVK1GCsjCT-FUh5AludUYhrp3uriye7_n4Nky7lUjdWJugUHECSEbk13emUm4gkFyms91Wt9S5N/s200/jamesbond.jpg" width="220" border="0" /><br /> «Un dry Martini», disse. «In un´ampia coppa da champagne».«Oui, monsieur».«Aspetti un momento. Tre parti di Gordon´s, una di vodka, mezza di Kina Lillet. Shakerato finché è molto freddo, poi aggiunga una sottile scorza di limone. Chiaro?».<br /><br /><div align="justify">Quando Ian Fleming nel 1953 inventò il Vesper Martini per il suo eroe letterario, non immaginava certo che il cocktail, sarebbe diventando uno status symbol. A consegnarlo alla storia e all´olimpo del glamour, insieme al successo editoriale, fu il fascino dell´ambiguità alcolica espressa nel mix inusuale di gin e vodka, omaggio di 007 alla bella doppiogiochista Vesper Lind, protagonista femminile di Casino Royale.</div><br /><div align="justify">I cocktail rappresentano l´irresistibile trasgressione alla scelta codificata degli alcolici in purezza. Diversi dal vino, che gode di una ritualità tutta sua, dal consumo agli eventi. Diversi anche da whisky, rum, sherry, grappa, che vantano una loro connotazione precisa nella tavolozza del bere alcolico, dove a far la differenza è solo la sapienza di chi li produce. I miscelati partono da basi il più possibile neutre per essere plasmati in maniera funambolica grazie all´abilità del bartender. Nessuno creda che le diaboliche miscele siano storia dei nostri anni. Il primo manuale completo - The Bartenders Guide. How to mix drinks - è datato 1862, a opera dell´istrionico barman americano Jerry Thomas. </div><div align="justify"> </div><div align="justify">Da lì in poi, i cocktail non hanno più smesso la loro arte ammaliatrice. </div><div align="justify">Le ricette evergreen, tra mix come il Negroni e il Campari shakerato, e apparentemente soavi come l´Alexander e la Piñacolada, vantano schiere di fedelissimi in tutto il mondo. Ordinare «il solito» al barman è il riconoscimento di una appartenenza a un´area di privilegio. Per gli americani, un diritto irrinunciabile, dal Dirty del presidente Roosevelt al Cosmopolitan di Madonna. </div><div align="justify">Dietro il bancone della “Bodeguita del Medio” si legge ancora il motto di Ernest Hemingway: «My mojito in la Bodeguita, my daiquiri in El Floridita». Come non essere d´accordo?</div><div align="justify">In un´atmosfera, perfetta per la dedica di James Bond alla sua nuova conquista: «Il cocktail? Penso che lo chiamerò Vesper».«Per via del retrogusto un po´ amaro?».<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc7gYHJLVCN4D3f-I4_3G0tCsxH92AqWE3KLDjmJBkKbc8VV4j-kk-AdVuK-jk16vE9RCnjz9jNVcn4FenhBjYjYYJDxiF2lvX7GbfpvdQNzzDzcUqQ8o85Aa8qpQ0S1LFyqfkPpv_wP4y/s1600-h/cosmo_straight.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5120121083912401602" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc7gYHJLVCN4D3f-I4_3G0tCsxH92AqWE3KLDjmJBkKbc8VV4j-kk-AdVuK-jk16vE9RCnjz9jNVcn4FenhBjYjYYJDxiF2lvX7GbfpvdQNzzDzcUqQ8o85Aa8qpQ0S1LFyqfkPpv_wP4y/s200/cosmo_straight.jpeg" border="0" /></a></div><div align="justify">Il rito dell´aperitivo e del dopocena diventa sinonimo di trasgressione vacanziera e un´occasione irripetibile per assaggiare le ultime inebrianti novità. Ecco alcune nuone proposte:</div><br /><div align="justify">Heavenly Mojito<br />4.5 cl di Tequila10 foglie di menta fresca½ lime1 cucchiaio di zuccheroSoda<br />Pestare lime, menta e zucchero in un tumbler basso. Aggiungere tequila, ghiaccio e soda. Guarnire con la menta</div><br /><div align="justify">Lab blu<br />10 cl di spumante brut2 cl di margarita mix0.5 cl di sciroppo Tropical Blu Fabbri (che si depositerà sul fondo del bicchiere)2 cl di Vodka blu in superficie1 spruzzo di lime fresco3 gr di Diger Selz al limone<br />Versare nell’ordine in una flute alta con ghiaccio</div><br /><div align="justify">Angel’s temptation<br />4.5 cl di Gran Centenario Plata Tequila9 cl di succo di mela fresco1,5 cl di succo d’arancia fresco0,75 cl di succo di lime fresco<br />Versare gli ingredienti in un bicchiere con ghiaccio.Shakerare e servire in un highball guarnito con una fetta di mela verde</div><br /><br /><div align="justify"></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-87425782335008354112007-10-09T16:18:00.000+02:002007-10-09T16:31:36.793+02:00Il Bitto in mostra<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb9rHP6uokCP-3zpuHqVQuu8Zbt11VCw9FRjrTg2fRpqFNU4Qwggqf1b5XBSuyclStcaKU2ly0mtTj9rf16JKdx_hXZ9FhdOc1SCNV7nq-uULPx3wtu58jo-nNRQ8l8lzTMW7BdXpBbyT3/s1600-h/Senza+nome.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5119344253177574034" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="188" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb9rHP6uokCP-3zpuHqVQuu8Zbt11VCw9FRjrTg2fRpqFNU4Qwggqf1b5XBSuyclStcaKU2ly0mtTj9rf16JKdx_hXZ9FhdOc1SCNV7nq-uULPx3wtu58jo-nNRQ8l8lzTMW7BdXpBbyT3/s200/Senza+nome.bmp" width="208" border="0" /></a> Si svolgerà a <a href="http://www.waltellina.com/">Morbegno</a> (Sondrio), dall'11 al 14 Ottobre, la <a href="http://www.mostradelbitto.it/">Mostra del Bitto</a> dove la storia e la cultura della Valtellina che conserva un cuore antico si rivelano agli occhi e ai palati attraverso prodotti tipici dal gusto inconfondibile che conquistano al primo assaggio. Per tutti gli appassionati di formaggi, sarà l'occasione per poter assaggiare e degustare il re dei formaggi valtellinesi.<br /><br /></div><div align="justify">A Morbegno, dal 1907 appunto, viene organizzato ogni autunno il concorso dei formaggi d'Alpe valtellinesi e valchiavennaschi, denominato "Mostra del formaggio Bitto" che attira un numero elevatissimo di appassionati e curiosi, sia valligiani che turisti di tutto il mondo.Nella manifestazione, nata per premiare le forme migliori prodotte sugli alpeggi durante la stagione estiva, il posto d’onore sarà riservato, come avviene <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOCXGpD_yIixHYe1sWOWoVB1LJL9tq7R1jMujGkKVKcCKjHlZYlZeU3VV58XaSj-GT-QMn7qfHVlMLC8z4Pkf2Gjynct20fHkTYMqLVSi72yLb-PppQICOYi4Gf9Vi7x9Ug7QtBwYSaB2z/s1600-h/casera.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5119344360551756450" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 179px; CURSOR: hand; HEIGHT: 126px" height="121" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOCXGpD_yIixHYe1sWOWoVB1LJL9tq7R1jMujGkKVKcCKjHlZYlZeU3VV58XaSj-GT-QMn7qfHVlMLC8z4Pkf2Gjynct20fHkTYMqLVSi72yLb-PppQICOYi4Gf9Vi7x9Ug7QtBwYSaB2z/s200/casera.jpeg" width="177" border="0" /></a>ormai da un secolo, al <a href="http://www.ctcb.it/">Bitto Dop</a>, che insieme al <a href="http://www.ctcb.it/">Valtellina Casera Dop </a>sarà al centro del concorso che decreterà le migliori forme prodotte durante l’anno. I visitatori verranno coinvolti in assaggi e degustazioni, rapiti da aromi unici, conquistati da sapori inconfondibili. Potranno vivere esperienze nuove: imparare a mungere mucche e capre, provare a produrre il formaggio, scoprire come si abbinano i sapori della tradizione, come nascono lavorazioni tipiche e artigianali. </div><div><br /><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify">ORARI DI APERTURA:</div><div><br /><br /></div><div align="justify">giovedì dalle 18.00 alle 22.00</div><div><br /><br /></div><div align="justify">venerdì e sabato dalle 9.00 alle 23.00</div><div><br /></div><div align="justify">domenica dalle 9.00 alle 22.00<br /></div><div align="justify">La Fiera è raggiungibile in treno percorrendo la linea Milano/Tirano scendendo alla fermata di Morbegno. In automobile vi sono varie vie d'accesso: S.S. 36 dello Spluga e 38 dello Stelvio (100 km da Milano), S.S. 340 Regina (70 km da Como), Passo del S. Marco (88 km da Bergamo).La fiera potrebbe rappresentare l'occasione per una visita alla cittadina. Vi invitiamo perciò a consultare le pagine dedicate al <a href="http://www.morbegno.it/">Comune di Morbegno </a>e alle sue numerose attrattive</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-19333252529249246812007-10-07T15:21:00.000+02:002007-10-07T15:36:05.086+02:00Grapperie Aperte 2007<div align="justify"><em><span style="font-size:130%;">Domenica 14 ottobre</span></em> torna la quarta edizione di <strong><span style="font-size:130%;">Grapperie Aperte</span></strong> con 36 distillerie che rimarranno aperte per l'intera giornata, in tutte la possibilità di visitare gli alambicchi, di vedere come nasce la grappa e, naturalmente, di assaggiare il prodotto guidati dai distillatori stessi.</div><div align="justify">Per un'intera giornata i visitatori potranno accedere liberamente alle distillerie associate all'Istituto Nazionale Grappa e scoprire i segreti di un'arte affascinante in cui la tradizione del passato si coniuga con la moderna tecnologia che permette oggi di ottenere prodotti eccellenti salvaguardando tutte le potenzialità aromatiche delle vinacce, affinché giungano all'alambicco con i profumi più naturali e intensi. Maestri distillatori e proprietari di alcune fra le più note distillerie accoglieranno i visitatori per illustrare la storia e l'evoluzione della grappa, le tecniche di distillazione e i vitigni di origine che determinano il carattere e l'originalità di ogni distillato.Come ogni anno sarà possibile partecipare a degustazioni guidate alla scoperta delle migliori produzioni nazionali. Sul sito <a href="http://www.istitutograppa.org/modx0921/">Istituto Nazionale Gra</a>ppa è inoltre possibile consultare la mappa delle distillerie aperte al pubblico. Saranno 34 le distillerie aperte per tutta la gironata agli appassionati in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino, Toscana, Sicilia. Di seguito alcune delle distillerie che saranno visitabili: <a href="http://www.distilleriabeccaris.it/">Distillerie Beccaris</a>, <a href="http://www.distilleriasibona.it/">Distilleria Sibona</a>, <a href="http://www.distillerieperoni.com/">Distilleria Peroni</a>, <a href="http://www.rossidangera.com/">Rossi d'Angera Distillatori</a>, <a href="http://www.pilzer.it/index_flash.html">Distilleria Pilzer</a>, <a href="http://www.zeni.tn.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1">Distilleria Zeni</a>, <a href="http://www.enospugi.it/produttori/Italia/Veneto/Li.di.a/GRAPPAE.HTM">Distilleria Li.Di.a</a>, </div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-6772787433018102142007-10-07T14:31:00.000+02:002007-10-07T14:46:43.311+02:00GNAM. GASTRONOMIA NELL'ARTE MODERNA<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5BjVz7XJ32nKKB_hLnevbiSEVAFkttoxGjlbE1OsACK344G9PlgolZ1BzBBzdAHw2BpqjFuN3b8y1X8fYIfl7iv4DajD2o1ZbhLmH9VcxTEULGH9BAMy1qnFDgfoPk5huj53rYnVi6W-O/s1600-h/gnam_01.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5118575239283225218" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="103" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5BjVz7XJ32nKKB_hLnevbiSEVAFkttoxGjlbE1OsACK344G9PlgolZ1BzBBzdAHw2BpqjFuN3b8y1X8fYIfl7iv4DajD2o1ZbhLmH9VcxTEULGH9BAMy1qnFDgfoPk5huj53rYnVi6W-O/s200/gnam_01.jpeg" width="176" border="0" /></a>Si è inaugurato stamattina a Parma all' ex Cinema Trento: "<a href="http://eventi.parma.it/page.asp?IDCategoria=28&IDSezione=0&ID=151332">Foodscapes – Art & Gastronomy</a>", Mostra d'arte contemporanea a cura di Lóránd Hegyi, critico internazionale e direttore del Museo d'Arte Moderna di Saint Etiénne e della Dott.ssa Gloria Bianchino docente presso il Dipartimento dei Beni culturali e dello Spettacolo dell'università di Parma.</div><div align="justify">La mostra presenta un vasto orizzonte di opere d'arte che riflettono il complesso tema del mangiare, fornendone un contesto storico, antropologico, sociologico e culturale.</div><br /><div align="justify">Benché sia strettamente necessario alla vita, benché sia esso stesso vita, benché sia parte delle attività umane fondamentali ed essenziali, l'atto di mangiare è una delle attività umane più potenti e complesse: è l'attività che in se stessa ha a che fare con la fondamentale ed elementare auto-riproduzione, così come con la socializzazione e la comunicazione dell'individuazione metaforica dell'esistenza umana in quanto attività strutturata, organizzata, teologica, razionale, nell'universo.</div><div align="justify">La mostra sarà strutturata in diverse sezioni tematiche, basate su diversi contesti di riferimento.<br />Da un lato, ci sono contesti culturalmente, storicamente, ideologicamente, religiosamente condizionati nei quali l'atto di mangiare si trasforma in un'entità profondamente metaforica. La sacralità e il carattere rappresentativo del cibo, le formalità cerimoniali, l'estetica di potere e ricchezza, la gerarchia ed il complesso e differenziato sistema di esclusività ed inclusività, l'accettazione o il rifiuto sociale, la posizione centrale o la marginalità costituiscono momenti cruciali in questi contesti.</div><div align="justify"> </div><div align="justify">Foodscapes – Art & Gastronomy”, Parma, ex Cinema Trento, 7 ottobre 2007 – 6 gennaio 2008. Orari d'apertura: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19<br />Prezzi: ingresso intero 7 €.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-24156702276773101962007-10-07T11:49:00.000+02:002007-10-07T12:49:47.039+02:00Di ritorno dall'OktoberfestOgni volta che arriva questo periodo dell'anno, mi riprometto sempre che dovrò far parte anch'io <div><div><div align="justify"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5118544057820656194" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="174" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOUfCwDpXUDKVaKF94eJvR2ppgBFv0C-wU9NOSBUzQoUbJeUjk3BVEXnHQ0gZbWmblTA0RcR9dzK8g224_4PF0PxV3cip1AdJIvQmn0JwL0PUagHqYJx0aQssZjC5bLcX6anHtghcyxNHP/s200/Oktoberfest%25202007.jpeg" width="207" border="0" /> di quell'oceanica invasione di folla che per tradizione, che ci sia sole o pioggia, si riversa per le vie e quartieri di Monaco, sottoforma di vero e proprio stato d’assedio di massa dovuto all’apertura di quella grandiosa festa della birra che risponde al nome di <a href="http://www.oktoberfest.de/en/index.php">Oktoberfest</a>.</div><div align="justify">Non riuscendo ad esserci nemmeno quest'anno, mi sono appellato ad un gruppo di amici amanti delle "bionde", appena ritornati dai loro 4 giorni "di inebrianti sensazioni", mi hanno raccontato com'è andata la loro esperienza, tra avventure, bevute, nuove amicizie e abbuffate!!!</div><div align="justify">Per tutti coloro che come me non aspettano l'occasione di poter dire "c'ero anch'io all'<a href="http://www.oktoberfestmonaco.eu/index.html">Oktober</a>" eccovi una breve descrizione di quello che ci attenderà.</div><div align="justify"> </div><div align="justify">La città di <a href="http://www.muenchen.de/Rathaus/raw/turismo/Oktoberfest_ITA/127111/oktoberfest_geschichte.html">Monaco</a> che sorge fra le bellezze incontaminate dei paesaggi della pianura Bavarese,da sempre dedita nel preservare i suoi più tradizionali usi e costumi, è senz'altro una delle mete principali preferite dal turismo non solo nazionale.</div><div align="justify"><br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5118544251094184530" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" height="221" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4RVZihF7DHl-Uis7kCz8ERYrYNHZRCtEcIet6vYGyHFyNUJM6RzrNlByikftjzz5POwP0u6yWS-SNKbPq4t0FZNfBJeF6z0YQmMPsiunLNWjfgoxI4J3xzbl04BhLAmGMNjmxZoFnBTjB/s200/oktoberfest-girl.jpeg" width="146" border="0" />La storia della Baviera si sviluppa anche tra il folclore di questa terra, le sue pittoresche cittadine dai balconi in legno e dallo spirito allegro che la gente del luogo diffonde tra corpulenti wurstel, tradizionali crauti, invitanti polli e spumeggianti boccali di birra ... Siamo tra i tipici giardini immensi di castagni e platani (i cosiddetti biergarten ) popolati nella calda stagione per sorseggiare dissetandosi in buona compagnia, o direttamente tra gli stands dell'Oktoberfest? Già...! L'Oktoberfest; solo nel pronunciarla, emerge e si diffonde l'aroma delle lager fresche e delicate, dolci e fruttate,corpose e persistenti.<br /></div><div align="justify">Guglielmo IV Duca di Baviera,in un editto dichiarò la birra la bevanda nazionale e di certo ancora oggi non si può che dargli ragione visto che mediamente se ne consumano ogni anno circa 220 litri a testa! Basti considerare che la Germania con il suo 40% di fabbriche di birra nel mondo,ne è la maggiore produttrice, possiede più di 1000 birrerie sparse in tutto il suo territorio e che la Baviera è il vero cuore pulsante della tradizionale produzione delle bionde lager e della congiunta e trionfante purezza del luppolo ,del malto e del lievito. La tradizionale Festa della Birra "non è altro" che una rievocazione storica datata 1810,anno in cui il principe Lodovico I di Baviera prende in sposa la principessa Teresa di Sassonia .Per festeggiare l'evento si svolse una corsa di cavalli che si ripetè poi ogni anno ,grazie all'acclamato successo del pubblico e che ad ogni edizione si espandeva richiamando espositori di prodotti locali e di birrai che ne offrivano il loro schiumoso e dissetante oro. Da allora, milioni di visitatori, sedotti dai profumi che si estendono copiosi nell'aria,consumano interminabili fiumi di <a href="http://www.tuttobaviera.it/birra-bavarese.html">birra bavarese</a>, sterminate distese di salsicce e wurstel ,chilometri di strudel di mele e cannella e ancora patate,manzo,mele stregate... tra giochi di colori ,giostre panoramiche,luna park, bandiere al vento della <a href="http://www.paulaner.it/home.html">Paulaner</a>,<a href="http://www.hofbraeuhaus.de/">HB</a>,<a href="http://www.hacker-pschorr.de/">Hacker Pschorr</a>,<a href="http://www.augustiner-braeu.de/">Augustiner</a>,<a href="http://www.loewenbraeu.de/">Lowenbrau</a>, <a href="http://www.spaten.it/">Spaten</a>, <a href="http://www.franziskaner.info/">Franziskaner</a> e chi più ne ha più ne metta. </div><div><br /><br /></div><div align="justify"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5118544431482810978" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 165px; CURSOR: hand; HEIGHT: 216px" height="223" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2PknfnN4lcCU-dgdTqfdfN2poLRcWDS6vZKNQq7ZI33_ygPA-NVVUO0t8XqdaxhL8fcBvCS6oFmdpJBXpjD2U9HktgQBfUcj2y5ajq7bRniI4GOLGmN2ArRHHa0rG0zwYZyE-ObIDDOTO/s200/afp88758671609141912_big.jpeg" width="167" border="0" />L'inaugurazione cade,come ogni anno,nella penultima domenica di Settembre,quando la città si sveglia per la sfilata allegorica dei carri,tra birrai in veste tipica di pantaloni corti e calzettoni, gilet guarniti di medaglie e copricapi;anche il sindaco vuole la sua parte e a lui spetta aprire la prima botte di birra della nuova stagione annuale che ufficialmente da inizio al corteo di danze,canti e fantasiose composizioni turistiche rappresentanti tutta Europa. L'atmosfera che si respira in ogni stand , è senz'altro quella allegra del divertimento comune tra tavole inbandite e cameriere scaltre in vesti locali, sommerse da enormi boccali spumeggianti, trasportati con maestrosa e proverbiale abilità tra il brulicare di immense folle di genti in danza e battimani ,musiche orchestrali,cori popolari e concerti rock. </div><div><br /></div><div align="justify">La birra, indipendentemente da quale sia, viene venduta e servita in boccali da 1 litro, che costa sui 7-8 euro e che viene chiamata “Maß” (la fantomatica lettera “ß” si pronuncia “ss”). Per chi non regge benissimo l’alcol c’è sempre la Radler, ovvero birra mischiata con limonata. Oltre alle bevute c’è poi di che abbuffarsi e non semplicemente per modo di dire: il menù è ricco, gustoso e, manco a dirlo, ipercalorico, con Speisekarten (liste del cibo) tempestate di Knödel , Würstel, patate, carne di manzo e di maiale, crauti, Brezeln (ricoperti di grani di sale e all’occorrenza farciti di burro), salse a base di panna e chi più ne ha più ne metta. Attenzione che le porzioni sono, a seconda di cosa si ordina, abbastanza impressionanti. </div><div><br /></div><div align="justify">A parte i boccali di bionda e l’ingolfamento da calorie in eccesso, tipici dell’atmosfera delle Zelt sono sicuramente l’accompagnamento incessante dell’orchestra, i balli indiavolati della massa sulle panche da una cert’ora in poi (l’alcol sale nel sangue e la gamba sale di conseguenza sull’asse del tavolo) e i canti intonati a furor di popolo, tutti rigorosamente snodati su repertori bavaresi tradizionali o canzoni trash degli anni ’80 diventate ormai un must.Ogni tanto la musica si fermerà e la folla canterà “ein Prosit ein Prosit der Gemütlichkeit”, che vuol dire “un brindisi un brindisi alla Gemütlichkeit (=comodità, stato di benessere corroborante)”, frase che conviene astutamente imparare perché viene ripetuta in continuazione e così almeno si può partecipare di tanto in tanto ai cori anche senza sapere il resto del repertorio.Il brindisi si fa sbattendo la base del boccale (e non la parte superiore), dicendo “Prosit” oppure “Prost” e guardandosi rigorosamente negli occhi, pena 7 anni di sesso pessimo quindi attenzione!</div><div><br /></div><div align="justify">Comunque vadano i vostri brindisi, in questa trascinante e amichevole accoglienza, tutto si trasforma e diventa bavarese e nemmeno il dialogo è più limitato dalla diversità di linguaggi ;gli sguardi ,l'allegria,il tintinnare di boccali innalzati al brindisi e il comune far festa crea un popolo:è il popolo Bavarese.</div><div><br /></div><div align="justify">A questo punto quindi, borsa a tracolla, macchina fotografica carica e chiaramente bionda alla mano, non mi resta che augurare a tutti fantastiche bevute e soprattutto buon divertimento……Prost Leute!</div></div></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-18329614460767712422007-10-06T14:51:00.000+02:002007-10-06T15:04:44.398+02:00Il Piacere del Balsamico<div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7OHWkiMO38yLBDn8iKFr4z3pF7lktUaInPW1r3mUew5-57qiXOkpZJ9_cuBzl87GInISPqD0dZfRG_fSCHgrVrWqdUBuqdiC6zeKIMYN9jpJxkaWk5sE3eMaUL5pCTSGOXeesHQx6V1mS/s1600-h/cover_it.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5118208824461439250" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7OHWkiMO38yLBDn8iKFr4z3pF7lktUaInPW1r3mUew5-57qiXOkpZJ9_cuBzl87GInISPqD0dZfRG_fSCHgrVrWqdUBuqdiC6zeKIMYN9jpJxkaWk5sE3eMaUL5pCTSGOXeesHQx6V1mS/s200/cover_it.jpeg" border="0" /></a><br /><div align="justify">Si è inaugurato ieri alle Fiere di Modena la prima edizione della manifestazione <a href="http://www.gustobalsamico.it/"><span style="font-size:130%;"><strong>Gusto Balsamico</strong></span> </a>dedicata agli aceti dal mondo e all'agrodolce si presenta al suo pubblico con un ricco programma di attività. Nasce come punto d'incontro e valorizzazione della tradizione emiliana: eppure, fin da questa prima edizione, la manifestazione si pone un obiettivo <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQgCgFZsYTlXnFzOnXOmCsorXpiBzbwobiGqkc-ODiZTErwbD2gLQp8doXnWj6Uo-obrIcGUtSBDhZTLhCCEE2ZQ8ZoMjjwFpB-Mbw3_6zkKDLdpZHrV2Y3wldnYtfBg2ETYDN51aEfsJv/s1600-h/cover_it.jpeg"></a>ancora più ambizioso.</div><br /><div align="justify">Un'occasione unica: un fine settimana di inizio ottobre a Modena alla scoperta della capitale della velocità e della lentezza, in occasione di Gusto Balsamico. Ovvero, come è possibile far convivere nello stesso territorio il mito dell'aceto balsamico tradizionale, che matura per decine e decine di anni lentamente nelle batterie custodite nei sottotetti, trasmesse di generazione in generazione.</div><br /><div align="justify">Con circa dieci espositori selezionati da ogni parte del mondo, Gusto Balsamico respira aria internazionale, riunendo sotto un unico tetto passioni, storie e culture di ogni angolo del globo.Dalla Spagna all'Iran, passando per il gigante cinese, nel Mercato di Gusto Balsamico troveranno spazio una serie di prodotti derivati o a base di aceto, selezionati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Modena e Reggio Emilia.</div><br /><div align="justify">Nel nutrito programma generale, uno degli eventi più attesi è senza dubbio l'Asta/Evento dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che sarà battuta dalla casa internazionale Sotheby's, la più antica casa d'aste d'arte al mondo. I lotti sono costituiti da una selezione accuratissima di esemplari di altissima qualità, scelti da appositi comitati di esperti sotto l'egida del Cermet e della Consorteria di Spilamberto, in modo da poter rappresentare il meglio del Balsamico.<br />Per tutti, poi, appuntamento al Mercato, un'area aperta al pubblico con spazi appositi per la vendita, la promozione e la degustazione, "cuore" di Gusto Balsamico; oppure alla scoperta dei cinque Itinerari enogastronomici, che promuovono non solo la tradizione gastronomica locale ma anche l'atmosfera inconfondibile dei luoghi; e ancora, gli Assaggi succulenti, aree di degustazione che scandiscono la visita ai padiglioni, dove è possibile assaggiare preparazioni calde e fredde ispirate alla "cucina di casa" e creazioni innovative caratterizzate dall'uso dell'aceto, con ricette da tutta Italia. E poi, "Tutti a tavola!", iniziativa grazie alla quale quattordici ristoranti o osterie dell'intero territorio modenese ospiteranno altrettante Cene Balsamiche, cene a tema con menù studiati per l'occasione dove le materie prime locali e di stagione e l'aceto balsamico tradizionale di Modena saranno i protagonisti.</div><br /><div align="justify">Insomma, Gusto Balsamico sarà un unico e inedito crocevia di sapori ed esperienze a disposizione del pubblico per promuovere la cultura agroalimentare di Paesi e popoli diversi.</div></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-22571001494098267852007-10-06T14:48:00.000+02:002007-10-06T15:07:06.024+02:00New Osterie d'Italia 2008<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzfZHnb3PzuDVjOP9_cdTtCdhXVDOEiz_j_g3IoIxUicgpRwFVYntPS3pQVBMmE0DDCxThZhhNx47dN0HA3Xsk6cpa-kthcEBm9zkSdgSc873QILdDn5Fx404uix-pcaaYN0g9w-Em7qnJ/s1600-h/01.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5118209460116599074" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 133px; CURSOR: hand; HEIGHT: 219px" height="211" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzfZHnb3PzuDVjOP9_cdTtCdhXVDOEiz_j_g3IoIxUicgpRwFVYntPS3pQVBMmE0DDCxThZhhNx47dN0HA3Xsk6cpa-kthcEBm9zkSdgSc873QILdDn5Fx404uix-pcaaYN0g9w-Em7qnJ/s200/01.jpeg" width="124" border="0" /></a>Sarà presentata alla fiera di Modena, in occasione di Gusto Balsamico la nuova guida Osterie d'Italia 2008 di Slow Food. Giunta alla diciottesima edizione, la guida raccoglie 1700 indirizzi in Italia e nel Canton Ticino, tra cui 167 novità. La scheda descrittiva di ciascuno racconta luoghi, personaggi e cucina, evidenziando i piatti più significativi della tradizione regionale; oltre alla “chiocciola”, il sussidiario evidenzia 465 “bottiglie”, a segnalare una carta dei vini particolarmente ricercata e curata, e 216 “Locali del buon formaggio” che vantano una selezione di prodotti caseari ricca e interessante. La guida riserva uno spazio particolare alle antiche osterie e ai nuovi luoghi di convivialità, proponendo itinerari alla scoperta delle ombre di Venezia, della cucina di strada a Napoli o dei trippai di Firenze. Ritorna anche il Dizionario gastronomico regionale notevolmente ampliato rispetto all’edizione scorsa: 1768 definizioni per orientarsi tra i piatti della cucina tradizionale delle regioni italiane. La più significativa novità di quest’anno è la segnalazione dei locali accessibili ai disabili e delle cucine che preparano piatti senza glutine</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-3064461130895467212007-10-06T12:45:00.000+02:002007-10-06T14:47:05.629+02:00<div align="center"><strong><span style="font-family:lucida grande;"><span style="font-size:180%;">Autunno, tempo di sagre.</span><br /></span></strong><br /><br /></div><div align="justify">Ce ne sono per tutti i palati. L'obiettivo è promuovere le specificità del territorio e valorizzare le prelibatezze enogastronomiche. Per chi ama viaggiare alla riscoperta di sapori e gusti tradizionali, l’autunno è una delle stagioni più ricche di appuntamenti per quello che potremmo definire “turismo del gusto”.Aumentano, infatti, gli appassionati di sagre enogastronomiche, che trascorrono giornate a degustare ed assaggiare prodotti tipici tra le bancarelle di produttori artigianali.Uva, castagne, funghi, zucca, miele, formaggi, qualsiasi cosa che regali alle fredde giornate autunnali, piacere al palato, e che riscaldi il corpo, magari con un buon bicchiere di vino locale. Sì, perché la sensazione, camminando con passo lento uno vicino all’altro, per non perdersi nulla di quelle prelibatezze, è di scaldarsi, di ritornare indietro nel tempo dove tutto era più genuino, di ritrovarsi protagonisti della tradizione, tra il profumo di caldarroste e vin brulé.Un modo nuovo per visitare paesi dimenticati e per ridare valore al territorio.E non mancano certo le occasioni per questo “turismo del gusto”: un calendario ricco, accompagna, mese dopo mese, il viaggiatore, alla scoperta, tra le regioni del nostro paese, dei sapori locali.</div><br /><br />Numerose sono le sagre proposte in questo periodo in ogni regione; non c'è che l'imbarazzo della scelta. Ve ne propongo alcune<br /><br /><br /><strong>Castagne</strong>: Arrostite, glassate, in salsa, come dolci e guarnizioni di piatti: le castagne sono le vere protagoniste dell'autunno. Ecco i principali eventi che le celebrano.<br /><br /><br /><strong>Marradi</strong> (Fi) nelle domeniche del 7, 14, 21 e 28 ottobre si apre la 44a edizione della <a href="http://www.sagradellecastagne.it/">Sagra delle castagne</a>. Dolci di tradizione realizzati con il marrone lavorato fresco come la famosissima torta, i tortelli fritti, il budino, il tronco, le marmellate, i marrons glacés, i bruciati (caldarroste) o con la farina, il castagnaccio, le frittelle e tanto altro ancora, come la vendita di prodotti del bosco e sottobosco, oltre che di prodotti artigianali e commerciali. Le domeniche di sagra saranno, poi, animate da artisti di strada e musicisti itineranti che si alterneranno nel corso delle 4 giornate in questione.<br /><br /><strong>Soriano del Cimino</strong> (Vt) dal 29 settembre-21 ottobre,si svolge la <a href="http://www.sagradellecastagne.com/Storia.asp">Sagra della Castagna</a>, antica festa risalente al XV secolo sorta per celebrare il prezioso frutto dei monti Cimini. Il paese fa un tuffo nel passato con giostre e gare in costume medievale.<br /><br /><br /><strong>Cuneo</strong> dal 4 al 7 ottobre si svolge la 9a edizione della <a href="http://www.marrone.net/default2.htm">Festa regionale del Marrone</a><br /><br /><br />Marola Carpineti (Re) dal 7 al 21 ottobre si svolgerà la 44a manifestazione <a href="http://www.marola.it/">Festa della castagna di Marola</a><br /><br /><br /><div align="justify"><strong>Campora</strong> (Pr) si svolgerà la 32a edizione della <a href="http://www.camporacity.it/index2.htm">Festa del Marrone di Campora</a>. La manifestazione sarà organizzata dalla Associazione Pro loco Campora, in collaborazione con il Comune, Comunità Montana Est, Provincia e Consorzio Volontario Forestale Monte Fuso</div><div></div><div align="justify"><strong>Zucca</strong>: l' appuntamento con l'ortaggio più colorato. Ecco gli eventi più importanti e dove poterlo gustare e acquistare.</div><br /><div><strong>Dorno</strong> (Pavia), 13-14 ottobre, <a href="http://www.prolocodorno.it/">Sagra della Zucca Bertagnina </a>dove ci saranno degustazioni di saporite ricette a base di zucca. Vera specialità il risotto</div><br /><div align="justify"><strong>Venzone</strong> (Udine), 27-28 ottobre, <a href="http://www.friuliveneziagiulia.info/">Festa della Zucca</a>: rievocazione storica con giocolieri e figuranti, ma vera protagonista è la zucca da acquistare e gustare nelle bancarelle e negli stand gastronomici</div><br /><div align="justify"><strong>Piozzo </strong>(Cuneo), 5-7 ottobre, <a href="http://www.prolocopiozzo.it/it/home_it.htm">XVI Sagra della Zucca</a>: 440 qualità di zucche esposte su carri antichi in tutto il paese</div><div></div><div align="justify"><strong>Uva & Vino:</strong> gli eventi per festeggiare la fine della vendemmia.</div><br /><div>Nella zona del Frascati, sotto i Castelli Romani, arrivano gruppi folcloristici da tutta Italia per la sessantesima sagra dell'uva e dei vini tipici locali di <a href="http://www.comunedizagarolo.it/">Zagarolo</a>.</div><br /><div><strong>Morbegno</strong> (Sondrio), 28 settembre-14 ottobre, <a href="http://www.portedivaltellina.it/bin/images/autunnoGoloso.pdf">Morbegno </a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid2RaTJiplBySL46z_My3IW_TOHrP2X9qkMn5UCwsHTIGi7d5rFEzVVzI_7-hhkruxKSGHRhu8sN50PEByVO3YYfWqAuKvtr6LfDDUdVkH7m8SWSedxQa3N1xQEAvdEa6FquBPVF59lxJE/s1600-h/novara_street_570.jpeg"></a><a href="http://www.portedivaltellina.it/bin/images/autunnoGoloso.pdf">in cantina</a> con degustazioni di vini valtellinesi, come Vagella, Grumello, Sassella, Inferno e Sfursat.</div><div><strong></strong></div><div><strong>Albavilla</strong> (Como), 29 settembre-7 ottobre, <a href="http://albavilla.altervista.org/">Festa dei Crotti e dell'Uva</a>, dove sarete guidati nei crotti, cavità naturali usate per conservare i cibi e il vino, in cui sono state spesso realizzate delle taverne</div><div></div><div>Nei comuni di <strong>Fara, Sizzano, Ghemme, Romagnano</strong> (Novara), 6-7 ottobre, <a href="http://www.officinaidee.it/streetfestival/">Novara Street Festival</a>: quando la musica incontra il buon vino: nelle terre del Nebbiolo un week end di cantine aperte.</div><div><br /><strong>Tartufi</strong>: Gli appuntamenti con i profumati, irresistibili e ricercati prodotti del sottobosco.</div><br /><div><strong>Sant'Agata Feltria</strong> (Pesaro-Urbino), 7 ottobre-4 novembre, <a href="http://santagatainfiera.com/">Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato</a>: la fiera presenta la preziosa "trifola" e altri prodotti dell'autunno come funghi, castagne, miele, erbe officinali, vino.</div><div>Nelle Marche, <strong>Sant'Angelo in Vado</strong> onora il prezioso tartufo per quattro week end a partire dall'11 ottobre con la <a href="http://www.mostratartufo.it/">Mostra Nazionale del Tartufo Bianco</a>.</div><div><strong>Alba</strong> (Cuneo) si terrà la 73a Fiera e Mostra nazionale del Tartufo Bianco</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-62894485346782156202007-07-15T17:14:00.000+02:002007-07-15T17:25:03.184+02:00La "Strada del vino" più a nord del mondo<div align="justify">La strada del vino <a href="http://www.saale-unstrut-tourismus.de/de/home/home.asp">Saale-Unstrut</a> è l'itinerario vinicolo europeo alla latitudine più a nord del mondo. Per circa 60 km segue il tracciato dei fiumi Saale e Unstrut, che come due arterie attraversano la parte meridionale della Sassonia-Anhalt. In questa regione la coltura della vite gode di un'importanza fondamentale da ben 1.000 anni.</div><div align="justify">L'ensemble di terrazze, muri a secco, abitazioni di viticoltori e filari conferiscono al paesaggio un fascino e una bellezza molto particolari. Sembra quasi che questi luoghi siano stati creati per soddisfare qualsiasi gusto e interesse. La Strada tedesca del vino è l'itinerario più gettonato della Germania e da sempre anche il più noto. Si snoda lungo una delle regioni vitivinicole tedesche più estese, offrendo 85 chilometri di bellissime emozioni. </div><div align="justify">Questa terra è caratterizzata da un clima mite, paesaggi che ricordano la Toscana e gente allegra. In estate i caldi raggi del sole baciano le morbide colline ricoperte dai filari, le ampie foreste, gli alberi di fichi, kiwi e limoni. In autunno, all'epoca del vino novello, la regione sembra inebriarsi del nettare appena spremuto e le feste del vino offrono ore indimenticabili. Questa regione ospitale è ricca di tradizioni e di meraviglie della natura, e la strada che l'attraversa offre un itinerario molto vario e tutto da scoprire, ideale per escursioni a piedi, in bicicletta, per chi ama lo sport o è in cerca di relax. Questo itinerario stregherà i raffinati buongustai, gli appassionati di vini, i cultori dell'arte e gli inguaribili entusiasti, e farà loro scoprire che anche vivere è un'arte. Le case vitivinicole propongono degustazioni in calici eleganti in grado di esaltare il bouquet unico dei singoli vini; immancabile un assaggio delle antiche ricette regionali, dal carattere rustico, oppure della "nuova cucina del Palatinato" che propone raffinate rivisitazioni della tradizione.</div><div align="justify"> </div><div align="justify">Cantina segnalata: <a href="http://www.weingut-herzer.de/">Weingut-Herzer</a></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-33424880350303729672007-07-11T16:25:00.000+02:002007-07-11T16:36:39.192+02:00Premio Veronelli 2007, anche Grignaffini premiatoSi è svolto lo scorso 9 luglio a Milano la seconda edizione del Premio Luigi Veronelli.<br /><div align="justify">Nel corso dell'evento, istituito da Class Editori e da Veronelli Editore alla memoria del celebre critico-giornalista-scrittore e del suo impegno per l'affermazione della qualità, sono stati assegnati i premi che riguardano l'enogastronomia in tutte le sue sfumature.</div><div align="justify">Andrea Grigaffini celebre giornalista eno-gastrnomico nonchè docente di "Tecniche di Degustazione Critica" presso il corso di Laurea di Scienze Gastronomiche dell'Università di Parma, ha ricevuto il premio Luigi Veronelli 2007 come "Miglior giornalista italiano di enogastronomia". </div><div align="justify">Sonoi stati premiati inoltre anche; l'oggetto da tavolo più innovativo, il migliore sito di enogastronomia, la migliore trasmissione radiofonica e\o televisiva a tema gastronomico. Inoltre è stato assegnato un riconoscimento alla Sagra gastronomica più curiosa e al Comune che più di altri si è adoperato nella salvaguardia dei propri prodotti agricoli.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-13376804210615267492007-07-11T15:30:00.000+02:002007-07-11T16:24:22.053+02:00Italia...Il boom delle bollicine minerali<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM96ZCDJpTeTVoXZx8zxcPYb-mbmWaI_b3xU_VCkFFm-es6Ta1NXiGOEx9t9U17zKLkr7NA5mZERrlML9-FJXChi_weDu5l6snQLTgb412teroAaK65DVxVJYEH0skX1JY9-BurZRudxOr/s1600-h/1)acquagg.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5085944461649878978" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM96ZCDJpTeTVoXZx8zxcPYb-mbmWaI_b3xU_VCkFFm-es6Ta1NXiGOEx9t9U17zKLkr7NA5mZERrlML9-FJXChi_weDu5l6snQLTgb412teroAaK65DVxVJYEH0skX1JY9-BurZRudxOr/s320/1)acquagg.jpeg" border="0" /></a> "Bevete l'acqua del rubinetto perché è più buona, pulita, non inquina e costa meno"...questo è ciò che ha detto gli scorsi, il sindaco di NY Bloomberg, durante una conferenza stampa. <div align="justify">Non credo sia stato ben accettato questo legittimo consiglio, dai principali colossi multinazionali proprietarie di fatto anche delle acque minerali e non solo.</div><div align="justify"> </div><div align="justify">L’acqua è la base della vita sulla terra. E’ sempre stata al centro del benessere materiale e culturale della società di tutto il mondo. Ma oggi questo bene comune a tutta l’umanità, questa risorsa preziosa è in pericolo. Benché il mondo sia costituito per due terzi di acqua, ci troviamo di fronte un’acuta scarsità idrica.<br />Ciò grazie alla devastazione ecologica della terra, all’inquinamento, alla deforestazione e conseguente desertificazione, allo sfruttamento dell’uomo, agli sprechi, alle privatizzazioni da parte delle principali multinazionali. Grazie alla sopravvenuta scarsità, l’acqua da bene comune è così diventata un business. L’acqua è l’oro blu del futuro, l’acqua è quotata in borsa. La mercificazione dell’acqua, facilitata dal boom delle acque minerali, rappresenta uno dei mali più grossi e insidiosi.</div><div align="justify"> </div><div align="justify">Per descrivere la situazione occorre senz’altro partire dallo sconcertante primato dell’Italia nel settore delle acque minerali. Gli italiani sono infatti i primi consumatori di acqua minerale non solo in Europa ma in tutto il mondo. Secondo gli ultimi dati Istat ci confermano che Noi italiani siamo i più grandi "bevitori" di acqua minerale in Europa, quasi 194 l l'anno pro capite. Il Made in Italy detiene la posizione leader nel mercato mondiale con 177 imprese e 287 marchi, 11 miliardi di litri imbottigliati di cui 1 miliardo destinato all’esportazione (soprattutto in Canada e America). Calcolando in 0,50 euro il prezzo medio al litro, si ottiene un <a href="http://images.google.it/imgres?imgurl=http://ecoalfabeta.blogosfere.it/images/marzo/Bottiglie%2520PET.jpg&imgrefurl=http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2007/03/mettiamola-fuori-legge.html&amp;amp;h=660&w=894&sz=95&hl=it&start=6&sig2=imvKkPKAVdF_zmLcEO3vRg&amp;amp;um=1&tbnid=ZwmCGKwj10KdcM:&tbnh=108&tbnw=146&ei=DuaURpmVKJH00QTfre2dDw&prev=/images%3Fq%3Dbottiglie%2Bd%2527acqua%2Bminerale%26svnum%3D10%26um%3D1%26hl%3Dit%26sa%3DN">fatturato complessivo </a>annuo di circa 5 miliardi e 500 milioni di euro pari a circa 11 mila miliardi di lire.<br />Tra le imprese commercializzate in Italia la S.Pellegrino (gruppo Nestlè), la San Benedetto (gruppo Danone) e la Co.Ge.Di Italacqua coprono da sole i tre quarti del mercato italiano. Ricordiamo che la Nestlè (Svizzera) e la Danone (Francia) sono rispettivamente al n. 1 ed al n.2 a livello mondiale tra le imprese di acqua minerale. </div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLpkbrD7XrnsWzZcF9D-81KikdXM0wGmtq7fo4JA1Z1oiC8E4s5yXIgveJMFoguFtq9ZmznN9WG2dO7Pro6MawqYjPJafSXEmviGZXBxaEnYg62NaN0rPZPmJdUfKTwySDhsbNRmZAdyTB/s1600-h/locandina_acqua.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5085944564729094098" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" height="332" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLpkbrD7XrnsWzZcF9D-81KikdXM0wGmtq7fo4JA1Z1oiC8E4s5yXIgveJMFoguFtq9ZmznN9WG2dO7Pro6MawqYjPJafSXEmviGZXBxaEnYg62NaN0rPZPmJdUfKTwySDhsbNRmZAdyTB/s320/locandina_acqua.jpeg" width="222" border="0" /></a><br /><div align="justify">Credo che tutti girando per gli scaffali dei supermercati vi sarete accorti di non trovate più, solamente acque minerali, troverete per esempio la cosiddetta acqua di sorgente. Questo prodotto è disciplinato dal D.L. 4 agosto 1999 n. 339 ed è una via di mezzo tra l’acqua potabile e la minerale. Deve avere un’origine rigorosamente sotterranea, non può essere disinfettata ma può essere trattata (con l’ozono) per rimuovere l’arsenico, il ferro e il manganese.<br />Dulcis in fundo, troverete, guarda caso anche l’acqua potabile imbottigliata. All’apparenza può sembrare acqua minerale, invece è acqua ad uso umano (cioè di rubinetto) micro filtrata e ricostituita con l’aggiunta di sali minerali. Insomma si tratta di acqua comune sotto mentite spoglie.<br />Nel mondo l’azienda leader di quest’acqua è la Coca Cola che vende l’acqua comune in bottiglia nei paesi del terzo mondo privati dell’acqua come bene comune. L’acqua Dasani(Coca-Cola),<br />imbottigliata e venduta in Gran Bretagna, è stata peraltro ritirata dal mercato perché conteneva una elevata percentuale di bromato. </div><div align="justify">Non credo inoltre che quanto detto dal Sindaco Bloomberg, sia di buon auspicio per tutti quei nuovissimi (a parer mio inutili) <a href="http://www.aquastore.it/">Aqua Store</a>, veri e propri negozi dell'acqua, che fanno tendenza comparsi ormai in tutta Italia. Sono presenti centinaia di etichette, per tutti i gusti e tutti i prezzi. Acque provenienti dalla Norvegia, dal Giappone, Argentina e perché no anche dai ghiacciai dell'Alaska....assurdità direte Voi, no tutta realtà. I prezzi possono variare da1 fino a 15/20 euro per 1 litro di acqua. Inoltre stanno prendendo sempre maggior piede nei ristoranti di lusso e più alla moda, i <a href="http://www.degustatoriacque.com/">Sommelier dell'acqua</a> dove possono indirizzarvi nella scelta più ottimale per ogni portata, la rispettiva tipologia di acqua.</div><br /><br /><div align="justify">Sommelier e Aqua Store a parte concludo con un simpatico test realizzato da Legambiente in 6 città italiane. Si è visto che bevendo acqua da caraffe anonime nemmeno 2 italiani su 10 sono riusciti a distinguere l'acqua minerale da acqua del rubinetto.<br />Nei nostri comuni abbiamo ottime acque potabili, hanno anch'esse origine da una sorgente naturale e sono controllate regolarmente dalla ASL. Se a tutto ciò aggiungiamo il costo (l'acqua del rubinetto costa mille volte meno) allora capiamo perché prima di scegliere l'acqua minerale dovremmo chiederci se è la necessità o la pubblicità che ci spinge a farlo. </div><br /><div align="justify">Buona bevuta a tutti!!</div></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-11970214313293889082007-07-04T23:20:00.000+02:002007-07-04T23:29:02.378+02:00Asiago..."Il signor Formaggio"<div align="justify">Nel settore dell’agroalimentare italiano sono in pochi ad aver capito le potenzialità comunicative di internet e della multimedialità . Un esempio arriva in questi giorni dal Consorzio di Tutela dell’Asiago Dop, che con “<a href="http://video.google.it/videoplay?docid=-3657601782469536723">Il Signor Formaggio</a>”, un filmato pubblicato su Google Video, che mira a documentare la storia, i metodi di produzione e i luoghi da cui proviene il tradizionale formaggio Veneto.</div><div align="justify">L'Asiago Dop è un formaggio di latte vaccino a pasta dura semicotta, originario appunto dell'altopiano di Asiago. Due sono le tipologie: "pressato", da latte intero, a breve maturazione e dolce; "d'allevo", da latte parzialmente scremato, via via più saporito col progredire della maturazione. Quest'ultimo, il più tradizionale, viene detto "mezzano", se stagionato da 3 a 5 mesi, o "vecchio" se va oltre i 9 mesi. Particolarmente pregiato è il cosiddetto Allevo stravecchio di malga, specie se lavorato da latte di vacche dell'antica razza Rendena. </div><div align="justify">Per avere maggiori informazioni visitate il <a href="http://www.asiagocheese.it/">sito</a> del Consorzio Tutela Formaggio Asiago</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-91219888504205215622007-06-27T21:57:00.000+02:002007-06-27T22:03:22.020+02:00La mortadella di Prato<div align="justify">Antico salume cotto toscano, prodotto da prima degli anni ‘50 a Prato e dintorni, è un particolare salume fatto con le carni del maiale rimaste dopo la selezione per ottenere la finocchiona e prodotto anche per recuperare le carni di seconda scelta.L’accentuata speziatura, con l’aggiunta di alkermes, rende la mortadella molto saporita e profumata. La ricetta moderna è stata rielaborata in anni recenti ed alleggerita di spezie ed aromi per ottenere un prodotto più delicato. </div><div align="justify">Le carni scelte vengono messe a freddare e poi macinate, speziate ed insaccate. Le mortadelle vengono successivamente riposte in stanze di stufatura per circa 6 giorni, per essere poi cotte a vapore per circa 12 ore fino a raggiungere una giusta cottura al “cuore”. Pezzature : da 2 – 5 Kg. circa.</div><div align="justify">Una recente notizia ci informa che la camera di commercio di Prato ha dato il via alla procedura per il riconoscimento Igp che rappresenta una garanzia di qualita' per il consumatore. L'indicazione geografica protetta costituisce una tutela anche per gli stessi produttori, nei confronti di eventuali imitazioni o di concorrenza sleale. Le origini di questo insaccato pratese risalgono alla prima meta' del XVIII secolo, sebbene la sua lavorazione si sia diffusa durante i primi anni del Novecento. </div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-35511995861624674012007-06-27T14:20:00.000+02:002007-06-27T15:07:12.712+02:00La soluzione per la celiachia<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLpiNK8jBsNlB456oH1lrVt22tsah_c8iQAvYewNUL4e5z5FpNOQ0FBsMxVkC6bdWSNioTktCd07HzIiwe-Gr72cj5k2_dhH7e_tbn4sC1apo-sgWkuDootYq6g70oE4YhW24BVA6uD_VS/s1600-h/creso.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5080720707676118962" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLpiNK8jBsNlB456oH1lrVt22tsah_c8iQAvYewNUL4e5z5FpNOQ0FBsMxVkC6bdWSNioTktCd07HzIiwe-Gr72cj5k2_dhH7e_tbn4sC1apo-sgWkuDootYq6g70oE4YhW24BVA6uD_VS/s320/creso.gif" border="0" /></a><br /><div align="justify"><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_0">Innanzitutto</span>, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">cos</span>'è la <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">celiachia</span>?La <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">celiachia</span> è una malattia cronica nella quale vi è una intolleranza al glutine, una proteina contenuta nel frumento, nell'orzo, nella segale, nell'avena e nel <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">triticale</span> (ibrido del frumento con la segale). Il glutine è una proteina contenuta nel chicco dei cereali sopra ricordati, mentre non è presente in altri due cereali, il mais e il riso. Il glutine esercita una azione tossica sull'intestino delle persone affette da <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">celiachia</span>, alterando profondamente la struttura e la funzionalità delle cellule della parete intestinale. Ne risulta così compromesso l'assorbimento degli alimenti e lo stato di nutrizione della persona affetta da <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">celiachia</span>. Gli alimenti non assorbiti sono eliminati dall'intestino e ciò è reso evidente da un aumento di numero delle evacuazioni o dall'aumento di volume delle feci, che perdono la loro forma e sono in genere più chiare.</div><br /><div align="justify">Recenti indagini hanno evidenziato che lo 0,5% di noi soffre di <a href="http://www.celiachia.it/"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">celiachia</span></a>. In parole semplici, un italiano su 200 non può mangiare né pasta, né pizza. La medicina indica un alto numero di soggetti allergici al glutine, una particolare classe di proteine composta da <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">gliadine</span> e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">glutenine</span>. Sarà perché il binomio Italia=pasta e/o pizza, che arriva proprio dall’Italia una delle ricerche più convincenti per la lotta a questo handicap di cui soffre una larga fetta della popolazione.</div><br /><div align="justify">L’<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">ISA</span>-CNR di Avellino, ha appena pubblicato un articolo sul sito della rivista internazionale <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_11">Gastroenterology</span> in cui i ricercatori comunicano di aver trovato la maniera per modificare una piccola parte delle proteine <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_12">glutiniche</span> riuscendo in tal modo a scongiurare la reazione allergica. Il sistema immunitario, infatti, viene stimolato da corpi estranei come batteri patogeni, ma anche proteine <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">allergeniche</span>, a cui si può essere più o meno sensibili o a cui si diviene sensibili dopo successivi contatti. Il meccanismo molto complicato tramite cui si arriva alla risposta allergica prevede una modificazione tridimensionale di specifici recettori da parte di piccole porzioni proteiche ad essi affini. Alterandone l’affinità, modificando la catena <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">amminoacidica</span> del peptide, si evita in partenza il decorrere della reazione. La ricerca ha messo a punto un trattamento enzimatico sulle farine che attacca i siti incriminati e pare lasciare immutata la capacità del glutine di costituire l’impalcatura tipica dei prodotti da forno e della pasta. Quella particolare struttura microscopica che solidificando con la cottura, del pane, e l’essiccamento, della pasta, trattiene l’amido e rende croccante la pagnotta di pane o lo spaghetto classico.</div><br /><div align="justify">Quindi un grosso augurio alla sperimentazione e molta soddisfazione per i ricercatori italiani.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-43667529375533378972007-06-22T10:03:00.000+02:002007-06-22T10:09:59.062+02:00Il re dei cuochi e il cuoco dei re<div align="justify">Così fu chiamato Auguste Escoffier uno dei più importanti e celebri chef di tutti i tempi, considerato il creatore e il maestro della grande cucina classica e internazionale.<br />Nacque nel 1847 nella contea di Nizza, dove cominciò a lavorare ancora giovanissimo nei ristoranti della Costa Azzurra, facendosi subito notare per le sue doti.</div><div align="justify">Nei 62 anni di prestigiosa carriera, egli lavorò presso i ristoranti più importanti di Parigi, Monte-Carlo, Svizzera, Londra e, assieme a Cesar Ritz, portò cambiamenti rivoluzionari nell'organizzazione degli alberghi, della cucina e nell'arte di preparare e cuocere i cibi. Con grande genialità semplificò il numero delle portate in tavola con menù leggeri e adatti alla vita moderna. Inventò nuove ricette, sempre raffinatissime, dedicate alla esigente e raffinata clientela della “Belle Epoque”: la “Sogliola Alice” le “fragole Sarah Bernhardt”. Inoltre riorganizzò il servizio in tavola sostituendo il vecchio “servizio alla francese” con quello “alla russa”. Il primo aveva dominato sulle tavole fin dai tempi antichi: ai commensali, le portate erano presentate tutte contemporaneamente, secondo varie entrate, ma senza un ordine preciso. Con il nuovo servizio “alla russa” invece Escoffier introdusse i piatti secondo una successione definita nel menù, permettendo che le vivande venissero consumate dai clienti appena cucinate e tolte dai fornelli. Creativo e innovatore, Escoffier fu autore di ricette conosciute in tutto il mondo, fra cui la celeberrima "Pesca Melba", dedicata alla famosissima cantante lirica australiana Nellie Melba. Autore di tante pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, come ad esempio: "Le Guide Culinaire" (1903), "Le Livre des Menus" (1912), "Ma Cuisine" (1934), Escoffier fu anche filantropo, promuovendo diverse inizlative, fra cui l'assistenza a vecchi cuochi in pensione.</div><div align="justify">Ancora oggi maestro indiscusso, Escoffier, ebbe tanti riconoscimenti anche in vita, fra cui la nomina di Cavaliere della Legione d'Onore da parte del Governo Francese.Ma probabilmente nessuna parola può essere più efficace di quelle dell'Imperatore di Germania Guglielmo II: "lo sono l'Imperatore di Germania, ma tu sei l' imperatore degli Chef".</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-51471733058373388842007-06-18T10:04:00.000+02:002007-06-18T10:37:15.238+02:00Io odio il formaggio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzIl8DRLNKfKamPrsLMdq_B4e27FmMC04bKiVw_bUxYdljJI9uLrjNHZjKhFReSaVXG0O1V0LrKqam-xCLnlEy50GDr_fE0FdhJacJGSLZMRU8yZj1U6oAP42nR8hngvFkBVxMIDQPpz1b/s1600-h/images.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5077320630714135826" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzIl8DRLNKfKamPrsLMdq_B4e27FmMC04bKiVw_bUxYdljJI9uLrjNHZjKhFReSaVXG0O1V0LrKqam-xCLnlEy50GDr_fE0FdhJacJGSLZMRU8yZj1U6oAP42nR8hngvFkBVxMIDQPpz1b/s400/images.jpeg" border="0" /></a><br /><div>No non sono diventato pazzo.<br />Vi ricordate Puffo brontolone che per ogni sua azione richiesta o parere rispondeva sempre "Io odio..."?<br />Bene sembra proprio,che un gruppo di "brontoloni" abbia indotto una vera e propria Campagna di sensibilizzazione sulla nocività del formaggio.<br /><br /><div align="justify">Leggendo sul Blog di <a href="http://www.tommasofarina.com/">Tommaso Farina</a> mi accorgo di un link con su scritto "<a href="http://www.terzadicopertina.com/dblog/articolo.asp?id=75">Io odio il formaggio</a>". Inizialmente credevo di aver letto male, poi approfondendo la lettura scopro, a malincuore che è tutto vero. Voglio invitarvi a visitare questo sito dove si è creata una vera coalizione, a mio riguardo, di ignoranti (cioè che ignorano...) sul motivo che il formaggio vada odiato solamente perché puzza e perché il latte viene secreto dalle ghiandole mammarie di bestie lerce.</div><br /><div align="justify">Scusate ma a Me il formaggio piace anche se come dicono loro "puzza". Ne esistono centinaia di varietà con forme e sapori differenti. Qualcuno avrà odori più pungenti rispetto ad altri, ma è anche questo che fa apprezzare i Formaggi. Io che quando c'è da condire una qualsiasi pastasciutta metto "badilate" di Parmigiano per renderla ancora più gustosa...dovrei credere ad un gruppetto di asini! Assolutamente No. Mi viene da rispondergli di acculturarsi e di informarsi di più sul perché i formaggi hanno quei tipici e caratteristici profumi ognuno diversi da tipo a tipo. Vi consiglio cari anti-formaggio di leggere "<a href="http:///store.slowfood.it/store/ita/prodotti.lasso?cod1=00005&-session=slowfoodstore:5711144F0f16f1933CtgY1CB28BD&-session=slowsitestore:5711144F0f16f1933CRMH1CB28BF">Le forme del Latte</a>" edito da Slow Food. Un libretto abbastanza illustrato, molto discorsivo e di facile comprensione. Saprà spiegarvi tutti i perché del formaggio. Oppure ancora "<a href="http://www.nontoccatemiilformaggio.it/">Non toccatemi il formaggio</a>" di Alberto Marcomini (presidente onorario dell’Istituto Nazionale Arti Casearie e coordinatore dell’Associazione Selezionatori Stagionatori Affinatori Italiani).</div><br /><div align="justify">Chiudendo con quanto scritto all'inizio...posso immaginarmi cosa ne penserà Puffo golosone!</div><br /><div align="justify"></div><br /><div align="justify">Per qualche giorno non riuscirò a scrivere sul blog perché adesso è periodo d'esami per Noi Scienziati Gastronomici.</div><br /><div align="justify">A presto e W il Formaggio</div><br /><div align="justify"></div></div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-1958075825821253662007-06-14T14:02:00.000+02:002007-06-14T14:22:53.308+02:00La Notte Rosa si festeggia col Rosato<div align="justify">Quest'estate l'evento principe in riviera Romagnola sarà <a href="http://www.lanotterosa.it/">La Notte Rosa</a>. La grande festa che celebrerà il capodanno dell’estate in Riviera. Una notte unica, indimenticabile, una notte per tutti; giovani e meno giovani. </div><div align="justify">Il 30 Giugno dal tramonto all’alba i 110 chilometri della Riviera Adriatica dell’Emilia Romagna sono un’esplosione di luci, suoni, immagini, colori, genti diverse.</div><div align="justify">Da quest'anno una novità. Per i molteplici brindisi sulle spiagge al chiarore delle stelle si stapperanno migliaia di bottiglie di Lambrusco Rosè delle Cantine Ceci per tutta la Riviera.</div><div align="justify">Non credo abbiano ben apprezzato delle scelte fatte, i tradizionalisti e chi punta sull'identità del territorio. Certo l'abbinamento Romagna-Sangiovese è indissolubile, ma quest'anno gli organizzatori hanno preferito premiare un'ottima Cantina parmigiana che con prodotti riusciti e ottimi inizia a conquistare sempre più, fette del mercato del vino di qualità senza dimenticare la tradizione. Non a Caso Otello, il capolavoro delle <a href="http://www.lambrusco.it/index.htm">Cantine Ceci</a> è stato premiato quale "Miglior Bollicine ROsso d'Italia"</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-58401170557099800592007-06-13T22:55:00.000+02:002007-06-14T14:36:30.953+02:00Gastrofilia<div align="justify">Provate Voi a dare il giusto significato a questa parola. </div><br /><div align="justify">Facile direte, basta ricercarla sui dizionari, oppure sfruttando al meglio internet coi suoi motori di ricerca. Hehe siete arrivati secondi.Ho già provato anch'io ma nulla....</div><div align="justify">E allora, cosa c'è di meglio che poter inventare un nuovo termine. Non credo di potermi concedere questo vanto, anche perché la parola può essere divisibile in gastro-filia. Dove il termine di gastro o gastero deriva dal greco <em>gaster</em> che significa stomaco o ventre. Il termine filia anch'esso deriva dal greco <em>philia </em>cioè amore, simpatia.</div><div align="justify"> </div><div align="justify">Dalla traduzione dovrebbe uscire un connubbio come "amore per lo stomaco"....in effetti non volevo dare un'impronta così medico-scientifica al mio blog, ma bensì un'altra. La Gastronomia (insieme delle regole, delle consuetudini e delle usanze che costituiscono l'arte della buona cucina) si sposa con la simpatia e se mi concedete il termine buongustaio e amante della buona tavola. Credo di non aver nemmeno io il significato giusto e preciso per la Gastrofilia ma sono convinto che ognuno di Voi saprà dimostrarlo.</div><div align="justify">In ognuno di Noi è presente la Gastrofilia e a suo modo ognuno la: sperimenta, ama, difende, predilige, amplia...</div><div align="justify"> </div><div align="justify">E per Voi cos'è Gastrofilia?<br /></div><div align="justify"> </div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6965972798376617271.post-30498795335432742952007-06-13T14:11:00.000+02:002007-06-13T14:21:43.184+02:00La Festa Artusiana<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeP4lQ1oJQlB1_HtGOTGnLxqo_1c-6jEN-mIXowZY7Vlmkor_xN64euEc8i3L3mdNtWqSRsVjmJfCBS02-SGJWTRx5ZDL-Q1KQrUrCWgDQuDXXUGkhGpmSDkDrnGXwcot8Ha3XX7HtVvHQ/s1600-h/Casa_di_Artusi_micro_mini.jpeg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5075523002217166082" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeP4lQ1oJQlB1_HtGOTGnLxqo_1c-6jEN-mIXowZY7Vlmkor_xN64euEc8i3L3mdNtWqSRsVjmJfCBS02-SGJWTRx5ZDL-Q1KQrUrCWgDQuDXXUGkhGpmSDkDrnGXwcot8Ha3XX7HtVvHQ/s320/Casa_di_Artusi_micro_mini.jpeg" border="0" /></a><br /><div align="justify">Ritorna la X edizione della Festa Artusiana che anno dal penultimo sabato di giugno (dal 16 al 24) per nove giornate consecutive, fà rivivere a <a href="http://www.comune.forlimpopoli.fc.it/">Forlimpopoli</a> il gusto di ricerca dei sapori, disseta la curiosità di conoscere i particolari di quell’ambiente domestico spesso lasciato in disparte per la fretta del nostro quotidiano.</div><br /><div align="justify">La città origlia le parole di chi lavora fra ortaggi profumati, carni e padelle, e trae qualche spunto per meravigliare il piacere quotidiano di sperimentarsi ai fornelli. E poi, nella magica atmosfera di un paese che si traveste da chef, si può carpire ogni profumo per fissarlo nella memoria e trovarvi il passato o arricchire il futuro. Il programma è ricco e le opportunità permettono ad ognuno di assaporare ciò che più è gradito al proprio palato, o di osare un assaggio di un boccone sconosciuto: cucina, musica, teatro, danza, mostre, degustazioni, mercati, premi Artusi, convegno scientifico.</div><br /><div align="justify">Sono proposti menù di tutto rispetto, incrociando i sapori e i profumi del cibo a riflessioni nel nome dell'illustro cittadino a cui si deve il più importante libro di cucina dell'Italia moderna.</div><br /><div align="justify">Alla festa Artusiana lavorano febbrilmente associazioni, singoli cittadini, volontari, dipendenti comunali che, in un comune sentire, collaborano alla costruzione di una identità cittadina, fondata sulla propria storia; una storia da condividere con chi ne approva gli scopi, all’insegna del vivere bene insieme e della convivialità.</div><br /><div align="justify">Ispirandosi al modello artusiano, <a href="http://www.casaartusi.it/">Casa Artusi</a> è il primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, con funzione di documentazione antica (fondi gastronomici del 1800 e 1900) e contemporanea (sito internet), di divulgazione (corsi, conferenze) e di sperimentazione (piatti e ricette delle regioni e località italiane eseguiti nel laboratorio, serviti nella sala da pranzo). Verrà realizzata nel centro storico di Forlimpopoli: i lavori di risanamento sono stati avviati nell' ottobre 2001. Anticamente - la storia inizia nel Medioevo - la struttura era un convento con annessa chiesa. Non si tratta quindi di un museo statico, bensì dinamico, con una identità culturale forte, in piena integrazione con il territorio e suoi prodotti.</div>Rosso_Limonehttp://www.blogger.com/profile/16353608967774138995noreply@blogger.com3